La "visione" dell'astronomo Garrett: «L'Intelligenza Artificiale potrebbe distruggerci entro 200 anni»

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Martedì 23 Aprile 2024, 08:41

In un recente studio pubblicato su Science Direct da Michael Garrett, astronomo presso l'Università di Manchester e direttore del Jodrell Bank Centre for Astrophysics, viene esplorata la possibilità che l'intelligenza artificiale possa essere una delle ragioni per cui non abbiamo ancora scoperto altre forme di vita intelligente nell'universo. Questo concetto si collega al "Paradosso di Fermi" che si chiede come mai, in un universo apparentemente infinito, non riceviamo segnali radio da altre civiltà. Un'altra analisi, quella più inquietante, ci pone di fronte a un altro quesito sempre legato all'IA. Garrett sottolinea infatti i pericoli potenziali dell'IA non regolamentata. Nonostante non sia ancora al livello dell'intelligenza umana, quella artificiale sta già svolgendo compiti che precedentemente si riteneva fossero al di fuori delle capacità dei computer. Garrett nella sua pubblicazione "L’intelligenza artificiale è il grande filtro che rende rare nell’universo le civiltà tecniche avanzate?" avverte che senza una regolamentazione adeguata, l'IA potrebbe portare alla distruzione della nostra civiltà nei prossimi 100-200 anni.

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