Final Fantasy VII Rebirth, torna un grande classico (ed è anche meglio di prima)

Il fantasy più rivoluzionario è nato, e gira su Playstation 5

Final Fantasy VII Rebirth, torna un grande classico (ed è anche meglio di prima)
di Eva Carducci
3 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Marzo 2024, 18:56

Dopo il successo del precedente capitolo videoludico, primo remake dell’originale del 1997, è disponibile in tutto il mondo, grazie a Square Enix, in esclusiva su PlayStation5, "Final Fantasy VII Rebirth". 

I giocatori torneranno a vestire i panni di Cloud Strife e dei suoi alleati, tra la riscoperta di nuovi personaggi e vecchie conoscenze, mentre danno la caccia a Sephiroth, una figura oscura del passato di Cloud desiderosa di conquistare il pianeta. 

Racconta il produttore Yoshinori Kitase: «Come director di Final Fantasy VII originale, sono orgoglioso di ciò che io e il mio team siamo riusciti a raggiungere con questa nuova generazione di Rpg e che così tanti nuovi giocatori abbiano avuto la possibilità di esplorare un mondo narrativo così vasto e affascinante. Oggi il mio cuore si riempie di entusiasmo ripensando all'incredibile opera realizzata dal nostro team per Final Fantasy VII Rebirth. Questa avventura offre grandi soddisfazioni ai fan di lunga data e accoglie i nuovi arrivati, permettendo loro di rivivere le stesse emozioni di stupore e meraviglia che pervasero i giocatori del 1997. Spero che sia i fan che coloro che non hanno mai giocato a Final Fantasy possano apprezzare questo titolo».

Ponte ideale fra i giocatori di vecchia data, e le nuove generazioni, la trama non presenta grossi sconvolgimenti, rimanendo fedele all’originale, e questo rappresenta il punto di forza dell’intero progetto: consolidare una narrazione ben riuscita introducendo elementi minimi di adattamento, in modo da rendere fresca, ma al contempo sicuro, il divertimento per il videogiocatore, sia esso un fan della prima ora o meno.

Per il director Naoki Hamaguchi : «Final Fantasy VII Rebirth è il frutto del nostro amore e un tributo all'avventura: un vasto universo narrativo ricco di emozioni e il nostro gioco più ambizioso di sempre.

Analogamente a chi creò l'originale nel 1997, anche noi abbiamo puntato a un traguardo mai raggiunto prima: un'interpretazione più profonda dei nostri protagonisti come amici, compagni e abitanti del pianeta. Tramite l'unione dei loro poteri in battaglia e il rafforzamento dei loro legami con le varie scelte, speriamo che possiate rivivere una sorta di connessione con queste figure e con il mondo che le circonda».

Abituati a giocare con dei poligoni nel 1997 è impressionante vedere l’evidente evoluzione grafica del progetto. Questo non significa che si siano adagiati sugli allori solo perché le capacità di sviluppo di trent’anni fa sono radicalmente diverse rispetto quelle odierne. I personaggi vengono approfonditi molto anche a livello narrativo, i giochi di sguardi e di inquadrature evidenziano inoltre gli sviluppi della trama futura, vera ciliegina sulla torta di una narrazione quasi perfetta, che fa attendere con ansi l’adattamento, già confermato, della terza parte di Final Fantasy VII.

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