Lazio: Lotito-Inzaghi fanno prove di pace, oggi incontro decisivo

Lazio: Lotito-Inzaghi fanno prove di pace, oggi incontro decisivo
di Alberto Abbate
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 07:30

E’ il giorno del giudizio, ma un segnale forte arriva dal destino dell’erede promesso Gattuso. Bloccato da giorni, “liberato” lunedì sera da Lotito e annunciato dalla Fiorentina ieri pomeriggio. Risale così la permanenza d’Inzaghi alla Lazio, anche perché ieri il presidente lo ha addirittura chiamato. L’ultima telefonata risaliva al compleanno, ma oggi bisognerà ricostruire in poche ore un triplice rapporto deteriorato da attriti lunghi un anno e dalle ultime parole di Simone al vetriolo. Per la società, il mister deve innanzitutto chiedere scusa per restare al suo posto, abbassare il capo e accettare addirittura un rinnovo al ribasso. Praticamente lo stesso ingaggio (di poco superiore ai 2 milioni) che percepirà sino alla scadenza del 30 giugno. Non vale più la bozza di biennale (più opzione per il terzo anno) presentata a Inzaghi da Lotito a febbraio scorso. L’allenatore deve “pagare” per non averlo accettato subito, aver aspettato la Juve o altre corteggiatrici prima di sedersi a trattare al tavolo e aver fallito l’obiettivo del ritorno in Champions. A questo si aggiunge uno sfogo vittimistico che ha ferito il presidente e gli ha rimesso un popolo contro. Tare aveva invece già tradito Inzaghi da tempo, ma adesso fa pure lui la parte dell’offeso, sopratutto per le improvvise frecciate sul mercato. Il prossimo sarà ancora più delicato e pure per questo il diesse è perplesso sul proseguimento del ciclo. Eppure si mostra ottimista in pubblico: «Si decide tutto nell’incontro. Ci sono ancora i margini per ritrovare un accordo». Inzaghi dovrà accettare, senza nessun contraddittorio, un progetto obbligato. 
SCENARI
Non è facile a queste condizioni non pensare al divorzio, ma Inzaghi dovrebbe andare contro se stesso: «E tutti sanno cosa rappresenta per me dopo 21 anni la Lazio». Accettare un prolungamento a così basso costo, da una parte sarebbe prostrarsi a Lotito, dall’altra una dimostrazione pubblica del suo amore eterno così tanto sbandierato. Simone può uscire ancora più da beniamino assoluto e senza rimanere col cerino in mano. Non c’è un’altra squadra pronta ad abbracciarlo in questo momento, a meno che il Napoli non si stia rifacendo sotto dopo aver rinunciato a Conceicao, bloccato dal Porto. Per Inzaghi una nuova chiamata di De Laurentiis sarebbe una boccata d’ossigeno pure per avere un’altra forza al tavolo, anche se la sua priorità dovesse davvero essere la Lazio. 
BATTUTA
Sono in atto prove di disgelo, l’appuntamento di oggi è confermato. Ieri si temeva potesse esserci un incontro segreto, ma Lotito è stato impegnato tutto il giorno. Nel pomeriggio era con una delegazione capitanata dal comandante generale dei carabinieri della Regione Lazio per una visita a Formello. Era stato avvistato prima da un tifoso vip in un ristorante romano per pranzo. Alla domanda «Non facciamo scherzi con Inzaghi per il rinnovo» ha risposto: «Allora fate tutti una colletta per tenerlo». Una battuta che cela qualcosa di vero, considerata la proposta al ribasso. Ma in realtà pure la Lazio, oltre tutti i sostenitori a suo sostegno, si sta convincendo che tenere il figliol prodigo sia la soluzione migliore in questo frangente pandemico. 
PIANI B
Un successore potrebbe portare in dote un nuovo modulo, basti pensare alla suggestione Sarri per esempio.

L’ex allenatore della Juve, già contattato e sondato, comporterebbe uno stipendio molto più alto (prende ancora 6 milioni) e sopratutto stavolta giocatori adatti al suo gioco. Con l’Europa League è striminzito il tesoretto. Dunque, tramontato Gattuso, Gotti sarebbe la migliore soluzione con lo stesso credo (3-5-2) per non stravolgere il gruppo. L’ex compagno Mihajlovic invece un simbolo di lazialità da dare alla piazza per far dimenticare Inzaghi come idolo. Ironia del destino, Sinisa avrebbe chiesto al Bologna 4 giorni di tempo proprio dopo aver parlato con Lotito. Oggi capiremo se salterà il banco. 

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