Lazio, Felipe Anderson la ciliegina sulla Champions

Lazio, Felipe Anderson la ciliegina sulla Champions
di Alberto Abbate
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Sabato 21 Aprile 2018, 11:15
Vuole riportare la Champions a casa. Come nel 2015, Felipe ora può essere l’uomo della provvidenza. Comunque decisivo sempre negli ultimi due mesi. A Firenze quasi un tempo in panchina, adesso con Luis Alberto squalificato vuole riprendersi la copertina. Strepitoso e fondamentale nella rimonta il gol d’esterno al Franchi, Anderson è ancora capace di questi gesti. Reti d’autore, quando ingrana la marcia giusta nessuno può fermare il suo motore. Anzi, dopo 6 mesi passati ai box e altri due per tornare al top, il brasiliano non sembra solo rinato, ma addirittura forse mai così completo. Una volta si lamentava di giocare esterno nel 3-5-2, oggi parte all’attacco ma poi ritorna dietro ad aiutare la difesa senza che nessuno glielo chieda. Nel derby viene sostituito e dura appena 5’ il broncio, poi lo rivedi subito a bordocampo col sorriso a incitare i compagni manco fosse un tecnico. Lotito, Tare e lo stesso Inzaghi volevano – dopo i capricci di febbraio – una risposta di maturità, a 25 anni Felipe ha trovato qualità e sopratutto continuità.
 
IL TOP
Bisognerà insomma riflettere a fine stagione: dopo 5 anni fra ombre e luci è normale che si valuti anche una consensuale separazione,ma questa potrebbe davvero essere la svolta decisiva per Anderson verso la consacrazione. I fischi son tornati ad essere applausi. Mercoledì sera al novantesimo Felipe correva sotto la Fiesole a perdifiato a salvare il risultato.
Incredibile quanto la testa di questo giocatore influenzi il suo rendimento e le sue gambe. Anche lui ha vissuto male gli errori arbitrali a Firenze, eppure ha reagito e dato l’esempio, mai lo si era visto così combattente. In Europa, prima della disfatta di Salisburgo, con 3 gol e 3 assist fra Steaua, Dinamo e Red Bull aveva trascinato la Lazio sino ai quarti di finale.

LO SCORE
Nelle ultime 8 gare di campionato 4 assist e un cioccolatino nell’angolino. All’andata con la Samp il brasiliano era ancora infortunato, soltanto nella terribile gara col Torino sarebbe ritornato. Allora si sentiva dimenticato, un lungo percorso interiore lo ha portato ad essere riconsiderato: «Felipe è l’uomo più in forma in questo momento », la chiosa di Luis Alberto.

IL FUTURO
Forse non soffre nemmeno più il dualismo, Felipe. Parla di continuo del gruppo e del bene della Lazio. Luis Alberto è diventato un alleato, non uno che gli toglie spazio. Non è un caso che entrambi siano finiti sul taccuino blaugrana, nonostante il ds Braida sminuisca un’eventuale trattativa: «Luis Alberto e Anderson sono alcuni dei tanti giocatori che fanno campionati straordinari, ma poi mica li prende tutti il Barcellona ». Per lo meno li attenziona, ma domani il brasiliano dovrà fare tutto da solo nella sua zona. Ad aiutarlo ci sarà Milinkovic, fermo da tempo a quota 9 reti e pronto a raggiungere Felipe in doppia cifra proprio nel 2015. Ironia del destino, l’anno del terzo posto Champions. Allora furono preliminari, in questo caso si andrebbe dritti nell’Europa che conta a godere. 
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