Futsal Isola, la samba dei brasiliani carta vincente per prendersi la A1

Rodrigo Emer
di Umberto Serenelli
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Mercoledì 23 Marzo 2016, 18:15
Il brasiliano Rodrigo Emer rappresenta uno degli elementi chiave della Futsal Isola, neo promossa nel campionato di A1 di calcio a 5, oltre a essere un giocatore che ha ispirato le tanti reti siglate dal connazionale Marcelinho. E’ fuori dubbio che nella compagine tirrenica si parla molto brasiliano e la samba è stato il live-motive di una spumeggiante stagione coronata con la promozione nella massima serie della futsal. «Eravamo partiti con i presupposti di disputare una grossa stagione – ci confida Emer – ma con il passare delle partite maturato la convinzione  di poter fare bene e meglio. Abbiamo quindi spinto sull’acceleratore e ci siamo ritrovati in vetta alla classifica e rimasti fino all’ultimo».

Che segreto nasconde questa affermazione?
«Non abbiamo segreti ma solo la sicurezza vincente di un gruppo la cui determinazione ha tenuto unita la squadra che ha fatto quadrato negli spogliatoi, nei momenti difficili, per arrivare a questo grosso successo stagionale».

A chi dedichi questa promozione?
«A mia moglie Mary e mi figlio Edoardo, oltre alla mia famiglia che dal Brasile mi ha sempre seguito con interesse  spronato a fare meglio. Anche tutti coloro che ci sono stati vicino e dato la sicurezza per prevalere».
A cinque anni Rodrigo ha indossato le prime scarpe da calcio con le minori dell’Ucs Cacxia Dosul, socità di Lega Pro. Ha poi iniziato a giocare sia nel calcio a 11 che in quello a 5. «A 15 anni ho deciso di dedicarmi al calcio a 5 con la casacca del Carlos Barbosa in serie A – aggiunge Emer -. Ho dei grossi ricordi di quel periodo perché giocavo con molti amici di Porto Allegre. A 20 anni lascio il Brasile per la Sicilia dove ho militato con il Regalbuto in serie B. Dopo quattro stagioni sono passato al Napoli in serie A realizzando 15 reti. Quindi alla Lazio dove mi sono infortunato». Nella stagione 2014-15 Rodrigo sbarca sulla riva del Tirreno per indossare la maglia dell’Isola che ora è diventata la sua famiglia. «E’ stato il mister Angelini, del quale ho una profonda stima, a volermi alla Futsal Isola e io non mi sono fatto pregare. Oggi confermo di aver avuto ragione perché il club del presidente Massimiliano Mazzuca è quanto di meglio si possa trovare a livello italiano nella categoria della futsal».

RIFLETTORI SU RUBEI
E’ senza ombra di dubbio la “leggenda” e anche il giocatore più anziano e longevo con i suoi 49 anni. Si tratta di Andrea Rubei che ha messo un’altra perla alla lunga collana di promozioni ». Le ultime vittorie sono sempre quelle più belle – ci confida - . Alla mia età non pensavo di poter raggiungere nuovamente certi traguardi. Quando quest’estate mi è stata data l’opportunità qualcuno c’avrà presi per pazzi e invece oggi siamo qui a festeggiare un risultato incredibile. È stata una cavalcata splendida, iniziata a settembre e terminata a marzo. Un campionato sempre in testa. Abbiamo strameritato la serie A1».

Avete avuto paura della flessione registrata della squadra?
«Nel corso di una stagione ci può stare perché paghi infortuni e squalifiche – conclude Andrea -. Questo è un campionato strano, ci sono almeno nove squadre che si equivalgono. In tante hanno una classifica bugiarda. Si potevano perdere punti contro chiunque. Siamo stati bravi a prendere un buon margine e gestire al meglio l’emergenza. Io decisivo? Ho contribuito come tutti a questo traguardo. E per tutti, intendo giocatori, staff e tifosi che c’hanno seguito in ogni campo d’Italia. Li abbiamo fatti soffrire ma alla fine speriamo di averli ripagati».
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