Ritorna la Volley Tim Cup, le giovani
giocano con le professioniste

I protagonisti alla presentazione dell'iniziativa
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Martedì 27 Ottobre 2015, 19:02 - Ultimo aggiornamento: 19:08
di Francesca Monzone
Torna la Volley Tim Cup, la bella iniziativa che avvicina le giocatrici della pallavolo di serie A con le giovani ragazze che si dedicano a questo sport. Un anno fa quando Tim, la Lega Pallavolo di serie A e il Centro Sportivo Italiano hanno varato il Volley Tim Cup la partecipazione è stata importante. Quest'anno si prevedono al via oltre 2300 ragazze di 200 squadre under 16 del Csi delle 11 regioni dove ci sono i club della serie A del volley femminile. Il torneo avrà la sua fase conclusiva durante le finali della Coppa Italia il prossimo febbraio.

La caratteristica di questa iniziativa sta nel fatto che il grande volley, quello di Cristina Chirichella, Valentina Diouf, delle sorelle Bosetti, di Nadia Centoni e di Eleonora Lo Bianco oltre della grande Francesca Piccinini, sarà a contatto con le giovani e giovanissime entrando negli oratori, che rimangono soprattutto in provincia un fulcro dello sport. Allenamenti con la campionesse ma, anche, le ragazze che potranno frequentare i centri delle squadre per dividere le emozioni sotto rete e andare a vedere le partite della Master Group Volley Cup, ovvero le gare della serie A.

Sport e allenamento ma non solo perché attraverso Volley Tim Cup c'è l'opportunità di svolgere un percorso formativo dedicato a quello che è stato definito “benessere digitale”. L'uso dei social network coinvolgerà gli studenti delle scuole superiori con lo scopo di istruirli a non diminuire attenzione e concentrazione su quello che è reale. Tutto questo avverrà con incontri nelle scuole.

Tim è impegnata su questo fronte per affrontare questo percorso educativo e, come ha spiegato Cristiano Habetswallner, responsabile Sponsorship di Tim, «se finora abbiamo messo in guardia i ragazzi contro il cyberbullismo, adesso, con questa edizione, parleremo del benessere e indipendenza digitale». Tutto questo è possibile grazie al veicolo del volley definito da Mauro Fabris, il presidente della Lega Volley femminile, «eccezionale per i valori positivi tra i giovani e i giovanissimi».