«A Sport e Salute abbiamo messo al bando la parola “alibi”. Quando si parla ad esempio dello sport a scuola, da anni ci si trincera dietro l’alibi “la scuola non vuole lo sport”. Noi ora vogliamo chiederci cosa fa e cosa dovrà fare lo sport per la scuola». Così Diego Nepi Molineris, Amministratore Delegato di Sport e Salute, nel corso della conferenza stampa svoltasi nei locali di WeSportUp al Foro Italico di Roma, durante la quale sono stati presenti i progetti avviati tra la società dello Stato che promuove lo sport e i corretti stili di vita e la Regione Lombardia e che riguardano l’attività motoria nelle classi delle scuole primarie lombarde e il finanziamento per la realizzazione di luoghi di aggregazione e spazi civici per i giovani della Lombardia.
«Non si può solo progettare e poi aspettare la burocrazia – ha detto ancora Nepi Molineris - Gli investimenti, come ad esempio quelli per le palestre scolastiche, devono partire dalla conoscenza del mondo dei giovani, perché devono essere luoghi per loro, adatti a loro e pensati per loro.
Infine, riferendosi al modello di collaborazione tra Sport e Salute e Regione Lombardia sui progetti “Scuola Attiva Kids per la Lombardia” e “Sport e Giovani: crescere insieme”, Diego Nepi Molineris ha sottolineato: «questo modello può essere replicabile anche in altre regioni. L'effetto moltiplicatore dello sport non potrà mai esaurirsi!».