Francesco Molinari, quinto con 269 (68 70 68 63, -15) colpi, dopo aver realizzato il miglior parziale di giornata con un 63 (-8), e Guido Migliozzi, 13° con 275 (70 70 68 67, -9), hanno offerto entrambi un’ottima prestazione nel Dubai Invitational, settimo evento della nuova stagione del DP World Tour e primo nel 2024. Sul percorso del Dubai Creek Resort (par 71) a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha vinto con 265 (66 69 63 67, -19) l’inglese Tommy Fleetwood che ha battuto con un birdie sull’ultima buca, dopo un avvincente finale ricco di grandi giocate ed emozioni, il sudafricano Thriston Lawrence e il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale e numero uno del circuito 2023 (suo quinto successo nell’ordine di merito), secondi con 266 (-18). In quarta posizione con 268 (-16) l’inglese Jordan Smith e in sesta con 270 (-14) lo statunitense Sean Crocker e il sudafricano Zander Lombard, messo fuori gioco nella corsa al titolo da un palla in acqua alla buca 14.
McIlroy, leader nei primi due round, e Fleetwood, che lo ha sorpassato nel terzo, sono stati i grandi protagonisti dell’evento, dopo essere stati tra i trascinatori del Team Europe vincitore sul Team Usa nella Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia e che ha avuto un successo planetario. Fleetwood ha subito allungato per le incertezze iniziali di McIIroy, poi ha subito la rimonta del nordirlandese e il ritorno di Lawrence (quarto al via con quattro colpi di ritardo) e il trio si è trovato alla pari. Sull’ultima buca la decisione: il sudafricano è arrivato per primo al traguardo con il “-18” dopo un 64 (-7, sette birdie e par finale), poi McIlroy ha mancato il putt del par (67, -4, sette birdie, tre bogey) e Fleetwood ha messo a segno il quinto birdie di giornata (67, -4, cinque birdie, un bogey) per il sorpasso e il titolo. L’inglese, 32enne di Southport, ha firmato il settimo successo sul circuito per un palmarès che comprende tre presenze in Ryder Cup, di cui anche la prima da ricordare nel 2018 a Parigi quando fece coppia imbattibile con Francesco Molinari, poi autore di una cinquina di successi storica.
Francesco Molinari ha effettuato un gran giro in 63 (-8), come detto miglior score del turno, con quattro birdie in avvio, tre in chiusura e in mezzo altri due birdie e un bogey. Si è espresso con ottime giocate, tra le quali lunghi putt per dei birdie e una “hole in one” alla buca 16 sfiorata per questione di centimetri. Ha iniziato la gara al decimo posto, è passato per il 15° e l’11° prima delle sei posizioni guadagnate a chiudere. Non si classificava tra i top ten sul tour da gennaio dello scorso anno (quinto nell’Abu Dhabi HSBC Championship, dopo aver vinto la settimana prima con il team dell’Europa continentale, e da capitano, l’Hero Cup). Guido Migliozzi, alla terza uscita, ha tenuto un passo regolare per tre round, mantenendosi sulla 20ª piazza, quindi ha alzato i ritmi terminando con un 67 (-4, sei birdie, due bogey). Ora i due azzurri sono chiamati a dare conferme, nuovamente a Dubai, nel primo torneo delle Rolex Series del DP World Tour, l’Hero Dubai Desert Classic (18-21 gennaio). Insieme a loro, all’Emirates GC, saranno in gara anche Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan e Matteo Manassero. Al momento è seconda riserva Francesco Laporta. Le prime 54 buche si sono svolte con formula pro am e tra gli amateur ha prevalso Ali Fatourechi con 189 (-24) colpi seguito da Abdulla Al Naboodah, stesso score. Il primo affiancato da Fleetwood e il secondo da McIlroy.