«A seguito di specifiche risultanze emerse dalle verifiche in corso presso la Federnuoto - sottolinea la nota - il Comitato olimpico ha proceduto alla richiesta di un parere legale pro veritate, al fine di ravvisare la possibile sussistenza di fatti penalmente rilevanti. Sulla base delle conclusioni, che configurano l'ipotesi concreta di fattispecie di reato - conclude il comunicato - il segretario generale, quale atto dovuto nella funzione di pubblico ufficiale, ha trasmesso gli atti all'autorità competente», ovvero alla procura di Roma.
LA REPLICA DELLA FIN
La Federnuoto manifesta «sorpresa ed incredulità per il comunicato stampa diramato questa mattina dal Coni, che con sconcertante eclatanza configura pretestuose ipotesi di reato sostenute da un parere legale pro veritate di parte». È quanto rende noto la Fin, precisando in un comunicato di avere «già dato mandato ai suoi legali per tutelarsi contro ogni già avvenuta o futura azione che ne leda l'immagine o ne metta in discussione, anche pretestuosamente, il corretto comportamento amministrativo».
Il Coni ha segnalato alla procura della Repubblica di Roma alcuni atti della Federnuoto nei quali si potrebbero configurare «ipotesi concreta di
fattispecie di reato». «In merito a tali ipotesi, del tutto lontane dalla verità, la Federazione Italiana Nuoto confida pienamente nella giustizia», replica la Fin, che «condanna ogni ulteriore strumentalizzazione» prima di elencare una serie di precisazioni. La Federnuoto spiega di avere ricevuto nel 2005 «un contributo dal Ministero dell'economia e delle finanze pari a 2.100.000 euro che ha utilizzato per la copertura di costi coerenti con le finalità predisposte e, più precisamente, per impianti natatori dotati di piscina olimpica nel comune di Roma». Inoltre, come si legge nella nota, «nell'ambito delle opere poste in
essere negli anni 2005-2012 la Federazione Italiana Nuoto ha superato di 1.700.000 euro l'importo del contributo statale per le sole opere di manutenzione e implementazione, anticipando anche spese a carico del Coni per lavori di manutenzione straordinaria indispensabili a garantire il regolare funzionamento dell'impianto natatorio del Foro Italico». La federazione ricorda poi che «il 9 aprile 2013 è stata sottoscritta una transazione tra Coni Servizi e Federazione Italiana Nuoto con cui Coni Servizi ha riconosciuto tra l'altro a Fin 1.500.000 euro per i lavori svolti negli anni precedenti e regolarmente documentati nella piscina del Foro Italico data in gestione a Fin nel 2006». «Pertanto - conclude la nota - la Federazione Italiana Nuoto ha ricevuto nel 2005 un contributo governativo che ha regolarmente investito; nel 2013 ha ricevuto un rimborso dalla Coni Servizi per spese anticipate».
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