Due anni fa era toccato solo ai Musei Capitolini. Oggi entrano nel Google Art Project altre 14 sedi museali del sistema Musei Civici di Roma Capitale.



Con l’accordo appena ufficializzato, i siti museali e archeologici aderiscono alla piattaforma sviluppata dal Google Cultural Institute, l’innovativo progetto nato per promuovere e diffondere la conoscenza dei più importanti musei del mondo.



Da oggi, dunque, all’elenco delle meraviglie della Capitale considerate da BigG si aggiungono: Centrale Montemartini, Mercati di Traiano, Museo dell'Ara Pacis, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo della Civiltà Romana, Museo delle Mura, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Casa Museo Alberto Moravia, Galleria d'Arte Moderna, Museo Carlo Bilotti, Museo Pietro Canonica, Museo di Roma in Trastevere e Musei di Villa Torlonia.



Come già successo con l’ “Annunciazione di Garofalo” dei Musei Capitolini, altre 7 opere sono state fotografate e caricate online in gigapixel, così da poter essere osservate in altissima definizione.

Sul sito dedicato al progetto (www.google.com/artproject) 800 immagini raccolte in 16 gallery fotografiche raccolgono le opere più significative custodite nei musei di Roma. Si va dai reperti dei Mercati di Traiano, alle opere di Warhol del Museo Bilotti; dal cimeli del Museo Napoleonico ai capolavori di Mafai della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale.



Inoltre, con l’inserimento degli altri musei nella piattaforma, gli appassionati di arte avranno anche la possibilità di visitare virtualmente le sale di 12 musei con Google Street View, avvicinandosi alle opere e muovendosi a 360°.



Il Google Art Project, lanciato a febbraio 2011 in collaborazione con 17 musei, conta oggi oltre 63.000 opere e 345 partner in tutto il mondo. Tra i musei italiani, anche le Gallerie di Uffizi di Firenze, la Venaria Reale di Torino e il Museo del Vetro di Murano.