Un pezzo a dir poco mitico che Edoardo compose in gioventù, che passò quasi inosservato, ma che pian piano è entrato nel repertorio di tantissimi artisti.
Ecco, Edoardo De Angelis, nella sua incapacità di essere “personaggio”, ha sempre mantenuto fede alla sua genuinità artistica che lo “etichettano” di diritto come uno dei padri della scuola romana dei cantautori.
E questo avvenne quando insieme all’amico Stelio Gicca Palli formò un duo estremamente creativo e seminale. I loro lavori fecero proseliti e furono manifesto di quel cantautorato che, poi, prese le mosse dal vecchio Folkstudio.
Poi l’esperienza nella Schola Cantorum e tante collaborazioni con artisti di primissimo livello. Perché, effettivamente, Edoardo è sempre stato considerato fondamentale più dai suoi colleghi che dal pubblico.
Un destino ingiusto, che Edoardo ha sempre combattuto con il suo sorriso che si affaccia dalla sua barba. Ma quando imbraccia la chitarra, che sia “Lella” o altro, la sua voce e i suoi giri armonici sono magnetismo allo stato puro.
Il 6 settembre, Edoardo si esibirà al Parco della Musica. Occasione imperdibile per chi ama la canzone d’autore ma non solo. Con la speranza che, finalmente, non venga più identificato solamente come “quello di Lella”.