Al Teatro dell'Opera nasce Fabbrica

La Coloreria del Laboratorio di Scenografia del Teatro dell'Opera di Roma ©Yasuko Kageyama
di Valentina Venturi
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Giovedì 11 Febbraio 2016, 17:42 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 17:34
«Il teatro dell’Opera è la forma artistica che più rappresenta il nostro Paese: nel mondo si parla e si studia italiano principalmente per l’Opera. È un aspetto identitario della nostra cultura, per questo è importante che questa conoscenza non vada persa». Il sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes con queste parole introduce e definisce le caratteristiche del concorso Fabbrica - Young artist program. Un progetto alla sua prima edizione, dedicato alla valorizzazione di giovani talenti italiani e internazionali, il cui finanziamento deriva da donazioni di privati che hanno usufruito delle agevolazioni fiscali dell’art bonus.
 
Tutto parte dalla convinzione che non si possa disperdere il know how delle maestranze del teatro dell’Opera, acquisito in anni di esperienza. Nasce allora Fabbrica, per valorizzare i talenti post accademia, in un vero e proprio training on the job che tramandi i segreti e le bellezze che nasconde questa istituzione culturale.
 
I diciassette vincitori del concorso Fabbrica - Young artist program (491 candidature giunte da 48 paesi di tutto il mondo), per due anni partecipano ad un programma ben definito. S’immergono nel lavoro quotidiano del teatro e seguono master class tenute da grandi artisti per infine dare vita a due opere liriche, che saranno messe in scena al Festival del teatro contemporaneo a maggio del 2017.
 
A conferma del fruttuoso lavoro che il sovrintendente Fuortes sta svolgendo al teatro dell’Opera, è stata confermata a maggio la direzione de “La Traviata” di Sofia Coppola. «La lirica - sottolinea il ministro della Cultura Dario Franceschini – può diventare veicolo del nostro Paese all’estero e attirare qui nuovi talenti non solo italiani. Del resto, che Sofia Coppola abbia deciso di venire qui e stare un mese e mezzo per fare un'opera, è perché siamo a Roma e si parla de La Traviata. La regista qui potrà immergersi e ubriacarsi di bellezza».
 
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