Raffaella Carrà si confessa: «Canto per restare giovane»

Raffaella Carrà si confessa: «Canto per restare giovane»
di Marco Molendini
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Lunedì 18 Novembre 2013, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 15:13
​Raffa ride e mette le mani avanti: Lo so, dalla societ non si levava un grido che chiedeva un nuovo disco della Carr. E allora? La risposta nel libretto che accompagna il suo nuovo, baldanzoso disco, intitolato Replay: «La musica mantiene giovani. E per me essere giovani (dentro, nel mio caso) è sinonimo di energia» c'è scritto. La verità sta nella sua aria da giovane settantenne, in quel giubotto chiodato che la fascia, nell'entusiasmo che ti spara addosso, pronta a dare corpo al ritmo tambureggiante del suo album cantato in italiano, inglese e spagnolo. Insomma, Nostra signora della tv è una Madonna de noantri, intesa come la signora Louise Veronica Ciccone, che poi tanto de noantri non è visto che il singolo Replay è in classifica in Argentina e il cd viaggia nel resto del mondo e su Cubomusica, la piattaforma Telecom, dove è uscito in anteprima. «Ma non ho ambizioni da classifica», assicura.

Non ci credo.

«Ho fatto patti chiari: non faccio promozione nel mondo come fanno Laura Pausini o Eros Ramazzotti. Tanto, mi hanno detto, c'è il web».



E, allora perchè cantare in tre lingue?

«I brani sono in originale. Pensa che complicazione andare a chiedere in giro, chessò a Zucchero, di fare la versione italiana. E poi la dance si canta meglio in inglese».



Con Gianna Nannini che ha scritto il divertente Cha cha ciao, è stato semplice?

«Ci siamo incontrate a The Voice. Mi ha chiesto: è vero che fai un album? Scriverò per te un pezzo che sarà fortissimo per tutto il mondo».



Non fa promozione, però andrà a Sanremo, a festeggiare i 60 anni della tv.

«L'anno scorso avevo detto di no, ma stavolta ci vado. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sanno fare la tv».



In un disco spensierato, dalla forte impronta dance all'improvviso c'è un pezzo che parla dell'Italia di oggi. Canta: siamo fritti. Chiede: l'orgoglio dov'è? Cita un declino di decenni. Non ci resta che ballare?

«Dico anche "voglio la svolta che ci tiri su". E' un testo positivo, l'Italia è più forte di quello che succede. Il pezzo in realtà non mi piaceva con la sua aria yéyè da anni 60. A quei tempi recitavo a teatro Pirandello e Shakespeare. Poi abbiamo cambiato il testo».



Parla di personaggi simbolo di un tempo perduto.

«Nilde Iotti l'ho conosciuta a Pronto, Raffaella? Era una donna importante. Mi piaceva molto. Di Olivetti sono andata a leggere, poi ora è arrivata anche la fiction Rai. Ungaretti, come dice il testo, è il genio di un'Italia che piace a me».



Cosa ha fatto scattare la voglia di un nuovo album?

«La prima sensazione è stata col remix di Com'è bello far l'amore fatta da Bob Sinclair. Da solo, senza spinte, ha girato dovunque. Poi, visto che nel programma mi hanno fatto cantare di tutto, ho pensato che non sarebbe stato male fare un disco, così ho anche un repertorio mio da cantare lì. Mi sono chiusa nella mia casa all'Argentario con Stefano Magnanesi, ho ascoltato 80 pezzi e ho lavorato tutta l'estate, come ha fatto il mio vicino di casa Renato Zero».



Insomma, Raffa è tornata: tv (rifarà The Voice) e disco. La vita ricomincia a 70 anni. Replay, nei negozi da domani, la vede debuttare come autrice di testi (Il grande boom, Toy boy e Fernando) e arriva a 17 anni dal suo ultimo album di inediti, Carramba che rumba!: anche quello sollecitato da un ritorno televisivo, come da uo show tv era suggerito il suo primo disco, Raffaella uscito dopo Canzonissima del 70.
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