Pink Floyd, a Milano l'esposizione dei 50 anni della leggendaria band inglese

Pink Floyd
di Marco Molendini
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Mercoledì 26 Febbraio 2014, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 16:10
La Pink nostalgia non tende a svanire. L'ha confermato il grandissimo successo del revival di The Wall che Roger Waters ha portato in giro fino all'estate scorsa. E lo prova il desiderio frustrato, ma sempre rievocato, di rivedere insieme la band. Ora a colmare, o almeno tentare di colmare quel vuoto arriva l'annuncio di una mega mostra che celebrerà l'epopea dei Pink Floyd girando il mondo e partendo proprio dall'Italia, da Milano. L'appuntamento è a partire dal 19 settembre quando The Pink Floyd Exhibition - Their mortal remains (citazione quest'ultima di un celebre verso di Nobody home) aprirà le porte di un viaggio che promette di essere inevitabilmente multimediale, anzi multisensoriale: un percorso insieme visivo e sonoro che racconterà la formazione che nei suoi cinquant'anni di storia ha segnato la percezione della musica, aprendo le porte della psichedelia e delle atmosfere lisergiche e marchiando a fuoco generazioni di gruppi rock nei decenni successivi con la sua impronta progressive.



IL GRUPPO

Una celebrazione a cui hanno lavorato Aubrey Powell, di Hipgnosis Ltd, che con Storm Thorgerson, ha disegnato molte delle indimenticabili copertine artistiche degli album dei Pink Ployd, è il curatore e direttore creativo della mostra, mentre Paula Stainton ne è il co-direttore creativo. Ma i tre sono stati in stretto contatto con tutti e tre i reduci ed ex componenti della formazione, che dunque hanno messo da parte antiche diffidenze e incomprensioni, ovvero Roger Waters, David Gilmour e Nick Mason: una condivisione che non può non alimentare il sogno di chi ancora non si è rassegnato a una storia definitivamente conclusa.



IL DEBUTTO

Perché il debutto in Italia? Beh, l'Italia è un paese con cui la band ha sempre avuto un rapporto molto particolare, ed è il paese che ha ospitato due tappe leggendarie dei Pink, ovvero l'anfiteatro romano di Pompei dove venne girato il celebre film-live del 1972 e piazza San Marco a Venezia che ospitò il concerto del 15 aprile 1989 a San Marco a Venezia (macchiato dalle immagini di una piazza tra le più belle del mondo sfigurata dai rifiuti).

La mostra a Milano sarà ospitata alla Fabbrica del Vapore. Il percorso, hanno raccontato ieri gli organizzatori nella presentazione del progetto (fra cui Fran Tomasi), parte dagli anni della psichedelia caratterizzati dall'allucinata guida di Syd Barrett, passa ai concept album degli anni '70, quando Roger Waters prese il sopravvento, fondendo gli esperimenti sonori con una ricerca filosofica su temi umani come l'alienazione, il tempo e il denaro (The Dark Side of The Moon) o l'omologazione, l'incomunicabilità e l'aberrazione della guerra (The Wall). Ci saranno più di 300 oggetti provenienti da tutto il mondo, alcuni di proprietà dei musicisti, interviste, registrazioni, set architettonici, stampe e sculture come per esempio la scultura di 20 metri di The Wall, i gonfiabili alti 5 metri e naturalmente il maialino volante. La mostra chiuderà il 19 ottobre e i biglietti saranno in vendita da domani.
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