La forza trascinante del gruppo sta nel radicamento e nella disinvoltura della sua ricetta: la riscoperta del repertorio romanesco viaggia assieme a pezzi inediti, mette accanto a una serenata dell'800 un monologo sui giovani che non possono sposarsi, canta Nannarè e subito dopo Walk in the wild side, il tutto offerto con forte gusto teatrale.
«Abbiamo rilanciato la romanità e non solo nella Capitale: per la musica può succedere quello che è successo col cinema che è tutto romano» dice Conidi, annunciando che il concerto di stasera a Villa Ada, che segue dopo appena un mese e mezzo quello della Cavea, «sarà più rock 'n' roll», avrà i suoi ospiti a sorpresa e ampi contenuti audiovisivi (a cominciare dall'ultima clip, quella di "Santa Nega" firmato da Federico Zanotti). Ma non finisce qua: il progetto è quello di aprire in autunno una tenda in città con uno spettacolo che, dopo una permanenza romana prolungata, possa girare per il resto del Paese.
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