Indimenticabili, per esempio, le sue performance come conduttore della celebre Studio 1 nella quale recitava, presentava e, ovviamente, suonava e cantava. Perché Luttazzi era raffinatissimo pianista e compositore. Tanti suoi pezzi sono stati portati al successo da grandi artisti. Vecchia America e Una zebra a pois, tra le tante, hanno fatto parte del repertorio rispettivamente del Quartetto Cetra e di Mina.
Appassionato di swing, ha composto e inciso brani che a volte hanno anticipato quella vena surreale poi ripresa dalle generazioni successive. Persona dotata di versatilità, ha anche scritto e interpretato un film e pubblicato un romanzo, “L’erotismo di Oberdan Baciro”, davvero sorprendente se si pensa all’elegante jazzista che era Luttazzi.
Purtroppo la sua vita è stata funestata da una assurda vicenda giudiziaria che lo vide accusato di un reato mai commesso. E questo episodio segnò profondamente la sua esistenza tanto da emarginarsi lentamente da qual mondo dello spettacolo del quale lui è stato uno dei massimi rappresentanti.
Lelio è deceduto nella “sua” Trieste l’8 luglio del 2010 all’età di 87 anni.
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