Led Zeppelin: no di Robert Plant a proposta di reunion da 14 milioni di dollari

I Led Zeppelin in una foto d'archivio
di Giacomo Perra
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Mercoledì 22 Giugno 2016, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 22:14
L’uomo di Stairway to Heaven, Whole Lotta Love e di tanti altri memorabili classici del rock ha detto no. No alla reunion dei Led Zeppelin e no a 14 milioni di dollari. Quelli offerti a Robert Plant in persona, storico leader della mitica band britannica, per riunire il suo leggendario complesso in occasione del Desert Trip, il concerto-evento che il prossimo ottobre vedrà protagonisti artisti del calibro di  Paul McCartney, Rolling Stones, Who, Bob Dylan, Neil Young e Roger Waters.
 
 


A riferire l’indiscrezione è Roger Friedman, editorialista del sito Internet showbiz411.com, secondo cui Plant non avrebbe avuto esitazioni nel rifiutare l’indecente proposta giunta a pochi mesi dall’avvio del festival, conosciuto ormai col nomignolo di Oldchella - in contrapposizione al più noto e giovane Coachella - per l’elevata età media dei suoi partecipanti.
 
Tra i Led Zeppelin, però, sempre a detta del portale, non tutti sarebbero stati così orientati a scartare l’ipotesi di una reunion. Anzi, c’è qualcuno - segnatamente Jimmy Page - che l’avrebbe accettata di buon grado: “Jimmy è impazzito - ha rivelato una fonte anonima -, lui voleva farla”.
 
Non è certo la prima volta, comunque, che il gruppo inglese si è trovato a dover valutare seriamente la possibilità di tornare sul palco dopo la rimpatriata del 2007 all’O2 Arena di Londra, l’unica e sola rentrée concessa dalla band dal 1980, anno del suo scioglimento: nel 2014, ad esempio, la ferma ritrosia di Plant e soci fu messa a dura prova da un’offerta di 640 milioni di euro per un tour di 35 concerti arrivata dalla Virgin di Richard Branson. Pur ingolositi, Robert & co. resistettero e anche allora, alla fine, risposero “no”.
 
 
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