La 30/a edizione di Ravenna Festival si avventura nel vasto arcipelago delle percussioni: spaziando tra gli agglomerati urbani dell'Uganda e i quartieri coloniali di Buenos Aires, dall'ipnosi della techno alla forza avvolgente di maestri della musica contemporanea, tra tamburi a cornice e batterie elettroniche.
Una conversazione dedicata al «ravennate a Parigi» Franco Manzecchi, pioniere della batteria jazz moderna (6 giugno), sarà seguita dagli omaggi a Igor Stravinsky, Egisto Macchi e Giusto Pio nei tre concerti di Matteo Scaioli (7-9 giugno) e dal percorso musicale e gastronomico del concerto trekking (9 giugno), fra gli artisti ospiti anche la regina della m'bira Stella Chiweshe. Inseguendo i timbri di strumenti da ogni latitudine, la rassegna è coronata sabato 15 giugno dal concerto “'Tamburi nella notte”: per costituire l'ampia formazione che si esibirà nel brano commissionato a Michele Tadini, il Festival ha lanciato una chiamata rivolta a percussionisti classici, percussionisti di tamburi a cornice, di tamburi africani, cajon e metallofoni. Domande entro il 13 maggio, per info: www.ravennafestival.org.
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