“Resistere all'assedio": Orozco-Estrada dirige Šostakovič

Il maestro Andrés Orozco-Estrada
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Martedì 26 Febbraio 2019, 21:57
Resistere all'assedio è il titolo del ciclo di concerti proposto a Santa Cecilia da giovedì 28 febbraio a sabato 2 marzo: in programma la Sinfonia n. 7 "Leningrado" di Šostakovič e Noche Oscura di Petrassi dirette da Andrés Orozco-Estrada.

Il direttore colombiano Andrés Orozco- Estrada torna alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia  giovedì 28 febbraio ore 19.30 (Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, repliche venerdì 1 marzo ore 20.30 e sabato 2 marzo ore 18), a un anno di distanza dall’ultima apparizzione romana, accostando due delle figure più oniriche del Novecento: Šostakovič e Petrassi.

Naturalizzato austriaco, il direttore di origine colombiana ebbe il suo exploit mediatico nel 2004, dopo il debutto al Musikverein di Vienna che riscosse unanimi consensi. Oggi Orozco-Estrada è uno dei direttori più richiesti della nuova generazione, attualmente dirige la Houston Symphony Orchestra, dal 2014 è direttore della Frankfurt Radio Symphony e dal 2015 direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e si trova regolarmente alla guida delle principali orchestre del mondo, come ad esempio i Berliner Philharmoniker, Staatskapelle Dresden, Gewandhaus di Lipsia. Nel 2021 diventerà Direttore pricipale della Vienna Symphony Orchestra.

Dopo averlo conosciuto alle prese con il repertorio sinfonico classico e tardo romantico, il pubblico romano potrà apprezzare il talento di questo giovane direttore nell’interpretazione della Sinfonia n. 7 “Leningrado” di Šostakovič, composta alla fine del 1941 in una Leningrado stremata dall’assedio tedesco, incarnò da subito il sentimento di opposizione al nazismo del popolo russo, diventando un simbolo della resistenza, una partitura monumentale e nello stesso popolare.

Nella stessa serata un omaggio a una delle figure più importanti del Novecento musicale italiano, Goffredo Petrassi, del quale Orchestra e Coro eseguiranno Noche Oscura, del 1951, con il testo di Juan de la Cruz, considerata uno dei capolavori sinfonico – corali del compositore romano.
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