Musica, addio a Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos

Musica, addio a Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos
di Federcio Tagliacozzo
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Mercoledì 12 Febbraio 2014, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 12:54

Il mondo della musica italiana saluta Roberto “Freak” Antoni, leader e voce degli Skiantos, gruppo demenziale bolognese. Il musicista ci ha lasciato questa mattina vittima di un male incurabile. La sua band attiva dal 1977, aveva continuato a suonare dal vivo fino a pochi mesi fa. La formazione è uno dei quegli esempi di gruppo seminale fondamentale nell'evoluzione della musica italiana al di là dei risultati commerciali. Gli Skiantos sono stati insieme agli Squallor i creatori del filone demenziale, mostrando la via a band di successo come Elio e Le Storie Tese e a gruppi di culto underground come i romani Prophilax e i romagnoli Titta e le Fecce tricolori.

Gli Skiantos hanno iniziato l'attività alla fine degli anni Settanta, in un periodo in cui il “Movimento studentesco” accettava solo cantautori impegnati.

Eppure sono riusciti a trovare la loro nicchia di fans che seguivano le parole d'ordine del gruppo all'insegna non dell'impegno ma del disimpegno più scanzonato. Gli Skiantos hanno avuto il loro esordio musicale con l'album autoprodotto “Inascoltabile”, una chicca a 33 giri introvabile per i collezionisti se non a caro prezzo. Dal secondo album intitolato “Monotono”, la band entra nella scuderia della Cramps, etichetta alternativa che aveva nella sua scuderia il primo Eugenio Finardi e il primo Alberto Camerini (non quello pop di Rock 'n' Roll Robot e Tanz Bambolina, ma quello impegnato e progressive di “Gelato Metropolitano”).

Sia Inascoltabile che Monotono mettono su vinile testi in cui vengono presi in giro i cliché più in voga come la ribellione giovanile come nel brano “Mamma sono un ribelle” o come “Panka Rock”. Altre canzoni di successo sono state “A me piaccion le sbarbine”, “Kakkole” o “Gelati”. Musicalmente, il gruppo ha navigato tra il Rock, il Punk e a volte il blues. Dopo gli album di esordio il gruppo ha continuato tra alti e bassi, continuando a esibirsi in modo discontinuo. Lo zoccolo duro dei fans non ha mai mancato di seguire il gruppo dal vivo fino a quando Roberto si è dovuto fermare, lasciandoci.

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