Uno spettacolo multimediale unico nel suo genere, le immagini e i video autentici dei Pink Floyd proiettati per tutta la durata del concerto e il volto di Syd Barrett, nella drammatica trasformazione da giovane artista ribelle a uomo appesantito da chili di troppo e dall’abuso di droghe. L’atmosfera, le note delle chitarre elettriche ed acustiche, le voci di David Gilmour e Roger Water cosi somiglianti da mandare in delirio i pubblico, la performance eccezionale delle due coriste in the Gig in the Sky, uno tra i pezzi più ascoltati in assoluto della produzione dei Pink Floyd.
E’ partito dal Teatro Brancaccio, il tour dei Big One - consacrati dalla critica come la migliore tribute band dei Pink Floyd in Europa - dedicato ai cinquanta anni dei The Dark Side of the Moon, uno dei capolavori della storia del rock ( il quarto album più venduto nella storia del pop ) uscito il primo marzo del 1973. Lo storico palcoscenico romano è stato il trampolino per la nuova tourneè del gruppo italiano che, nato nel 2005, grazie alle qualità canore e all’abilità musicale, ripropone in maniera fedele i testi e gli arrangiamenti di uno dei gruppi più amati e seguiti ancora oggi. Nel concerto tenuto al Brancaccio mercoledì 13 marzo – il primo dei 17 spettacoli del tour in giro per l’Italia – i Big One hanno spaziato dal periodo psichedelico di fine anni ’60 fino alle produzioni più recenti dei Pink Floyd, portando in scena luci, effetti e filmati originali girati dalla band inglese.
Big One:
Leonardo de Muzio (Lead Guitar and Voice)Stefano Freddi (keyboards and Vocals)
Luigi Signori (bass and Vocals)
Gianmaria Tonin (Drums and percussions)
Special guests:
Debora Farina, Manuela Milanese e Pamela Perez (backing vocals)
Marco Scotti (Sax)
Enrico Frigo (back guitars)