Chagall, la vita e l'amore in 140 opere al Chiostro del Bramante

Chagall, la vita e l'amore in 140 opere al Chiostro del Bramante
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Lunedì 16 Marzo 2015, 20:23 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 09:02
L'amore, ovunque. Dalla passione per la moglie Bella, la sua più grande fonte di ispirazione, alla nostalgia profonda per Vitebsk, fino allo stupore di fronte alla maestosità della natura: il mondo poetico e fantastico di Marc Chagall è raccontato nella mostra Love and Life, al Chiostro del Bramante fino al prossimo 26 luglio.



Centoquaranta opere provenienti dall'Israel Museum in un allestimento curato da Ronit Sorek e prodotto da Dart e Arthemisia Group, che raccontano uno Chagall «sconosciuto», che parla d'amore e di nostalgia. «Solo l'amore mi interessa - scriveva Chagall -. Sono a contatto solo con cose che hanno a che fare con l'amore».



«Il messaggio centrale che l'artista vuole portare - ha spiegato Sorek - è l'amore per la vita. Un amore che si esprimeva per il suo villaggio, la sua infanzia, l'ebraismo, sua moglie Bella, fino a quello per la natura».



«L'intento di questa mostra - ha spiegato ancora la curatrice - era proprio quello di far conoscere al visitatore uno Chagall inedito. Abbiamo esaltato aspetti diversi dell'artista rispetto a quelli che siamo abituati a vedere. Chagall usava molto i colori, noi qui abbiamo esposto soprattutto raffigurazioni in bianco e nero che esprimono il messaggio universale di Chagall, che è l'amore. L'amore per la vita - ha continuato - per la sua patria, la Russia, per l'ebraismo, per la Francia e soprattutto per sua moglie Bella, che da terreno diventa ideale».



La mostra ha anche una parte interattiva, opera del francese Fabien Iliou, che ha animato alcune illustrazioni in bianco e nero di Chagall con i colori con cui il pittore amava realizzare le sue opere. Nella sala centrale del Chiostro del Bramante è infatti installato uno schermo sul quale il visitatore può osservare le fasi di composizione dell'opera.



In un'altra sezione invece il visitatore può immergersi, e fotografarsi mettendo il suo viso al posto di quello dei due amanti, in uno dei dipinti più famosi e poetici dell'artista russo, La passeggiata (di cui alla mostra è presente una gouache del 1919).

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