Il 24 marzo lo si potrà vedere sulla nuova piattaforma LaScalaTv. Certo, l’effetto scenografico di questo nuovo allestimento di Les contes d’Hoffmann, che debutta alla Scala domani, non sarà lo stesso della sala. Qui, la platea a un certo punto si troverà coperta da un velo di seta. Lo spiega il regista Davide Livermore: tante volte alla Scala autore di allestimenti ad alto impatto tecnologico, stavolta ha scelto un linguaggio di ombre e illusioni. «La musica della Barcarolle fa sentire la nebbia, il liquido della Laguna, così ho messo tutta la platea come fosse sotto il livello del mare, ricoprendola con un velo che, da quando Strehler lo adottò per la sua famosa regia, si chiama seta-Tempesta», dice.
Lo spettacolo dura tre ore e mezzo, e per questo viene anticipato alle 19.30. In altre versioni questa opera incompiuta di Offenbach potrebbe essere anche molto più lunga. Ma – racconta il direttore d’orchestra Frédéric Chaslin, che ha più volte diretto Les contes d’Hoffmann – per questa messinscena scaligera «ho agito come un chirurgo che rimuove una massa».
Accanto a Vittorio Grigolo, canteranno Eleonora Buratto (Antonia), Federica Guida (Olympia), Francesca Di Sauro (Giulietta) e un ricco cast. “Ricco” però è parola che in parte stona: la Scala, dopo che a fine anno erano stati annunciati tagli ai finanziamenti, aveva deciso di ridurre l’impegno produttivo. Ma Livermore non si è tirato indietro e ha ripensato tutto lo spettacolo alla luce del nuovo budget, allestendo con l’apporto delle scene di Giò Forma e le ombre del Gruppo Controluce un mondo onirico e magico.