“Foxcatcher” di Bennett Miller: la storia di un wrestler e del suo viaggio verso la paranoia

“Foxcatcher” di Bennett Miller: la storia di un wrestler e del suo viaggio verso la paranoia
di Fabio Ferzetti
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Lunedì 19 Maggio 2014, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 19:21
Mark Schultz non aveva niente se non la sua forza e le sue medaglie. John E. Du Pont (E. come Éleuthère) aveva un impero ma non aveva la forza.



Di ribellarsi alla madre, di diventare adulto, di essere apprezzato per se stesso e non come erede di una delle famiglie più ricche d’America, attiva fin dall’Ottocento negli esplosivi e poi nella chimica. Così il miliardario ingaggiò il campione di lotta per prepararlo alle Olimpiadi di Seul, 1988. Ma non voleva essere solo il suo sponsor. Grazie a Schultz, Du Pont voleva brillare una volta tanto di luce propria.



E intanto sottoponeva il campione a un regime schizoide. Allenamenti durissimi, ma anche lusso, coca e un cameratismo morboso. Fino a quando Mark non riuscì a portare nella vasta tenuta dei Du Pont suo fratello David. Anche lui campione di lotta, nonché allenatore di quel ragazzone smarrito per cui era quasi un padre. Ma il miliardario e il fratello del campione non erano fatti per capirsi... Personaggi e eventi di Foxcatcher sono presi dalla cronaca.



Ma l’impatto del film di Bennett Miller, molto applaudito dalla stampa, sta tutto nell’accuratezza della regia e nell’interpretazione di un gruppo di attori formidabili. Channing Tatum è il taciturno Mark (il vero Mark Schultz ha anche coprodotto il film). Mark Ruffalo il fratello con i piedi per terra, che intuisce subito la follia di Du Pont. Mentre il miliardario è il comico Steve Carell, che truccato e invecchiato ci dà un ritratto semplicemente straordinario di uno dei tanti magnati paranoici del cinema Usa, da Citizen Kane al fondatore di Scientology visto in The Master.



Che tratti di sport (Moneyball) o di delitti e letterature (Capote), Bennett Miller è noto per dirigere sempre film ispirati a personaggi reali. Con una cura, un’acutezza e un senso del tragico, che ne fanno un vero maestro del genere. Buona notizia: il film uscirà in Italia, lo ha appena comprato la Bim.
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