Under 18? Niente lampada abbronzante
senza il permesso di mamma e papà

Pamela Anderson con tatuaggio
3 Minuti di Lettura
Sabato 15 Maggio 2010, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 23:23
ROMA (15 maggio) - Interventi estetici al seno, tatuaggi e piercing. Senza contare le “strette” in materia di fumo e di alcol. Per provare a tutelare la salute degli under 18, negli ultimi tempi sono aumentati i divieti o la richieste di restrizioni che mirano a mettere un freno alle smanie, spesse modaiole ma poco salutari, dei nostri ragazzi. Ultimi, quelli della regione Toscana,
che sancirà con proprie linee guida lo stop alle lampade abbronzanti per i minori senza l'autorizzazione dei genitori.



Gli under 18 che vorranno farsi la lampada abbronzante dovranno avere il permesso di mamma e papà. La pelle dei giovani infatti è più delicata e il rischio di gravi danni futuri viene considerato troppo alto. Chi non è maggiorenne, in ogni caso, non dovrebbe superare la dose massima di tre-quattro lettini solari all'anno. Le prime linee guida sull'utilizzo dei lettini solari saranno presentate durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), a Rimini dal 19 al 22 maggio. Le linee, una volta approvate in Consiglio Regionale, diventeranno cogenti per tutti gli operatori toscani. Lo stesso documento sarà preso a modello per la prossima stesura delle linee guida nazionali, pronte entro la fine dell'anno.



Si stima che circa un milione e mezzo di ragazzi fra i 14 e i 18 anni faccia uso di lampade solari. Di questi 300mila ricorrono ai lettini tre-quattro volte l'anno, altri 500mila fanno la lampada due-tre volte ogni tre mesi, mentre 700mila sono veri e propri "dipendenti" dell'abbronzatura e fanno la lampada più di una volta al mese.



Le apparecchiature abbronzanti possono causare eritema solare e ustioni, aumenta il rischio di tumori cutanei e provocare l'invecchiamento precoce della pelle. Sono inoltre ad alto rischio anche gli adulti che hanno più di 20 nei o con pelle e capelli chiari, chi ha avuto scottature durante l'infanzia o l'adolescenza, chi ha una storia familiare o personale di tumore alla pelle e chi ha una lesione cutanea cancerosa o pre-cancerosa; meglio evitare le lampade anche se si stanno assumendo farmaci foto-sensibilizzanti o si utilizzano cosmetici. «In questi casi bisognerebbe chiedere al medico curante o al dermatologo se i prodotti impiegati aumentano la sensibilità della pelle alla luce - chiarisce Torello Lotti, presidente di SiDeMaST - Chi tuttavia decide di fare una lampada abbronzante dovrebbe sottoporsi a una visita dermatologica preventiva. Le linee guida dettano norme regole precise sulle caratteristiche tecniche delle macchine».



Disposizioni per gli under 18 che vanno ad aggiungersi al ddl del Governo che vieta loro gli interventi di chirurgia estetica al seno. In sostanza, per rifarsi un seno da maggiorata d'ora in avanti sarà necessaria almeno l'età per votare. Obiettivo, aveva spiegato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, al via libera al ddl da lei fortemente voluto, quello di evitare, vista la durata media di circa 10 anni delle protesi, che una donna che sceglie di operarsi giovane si sottoponga nell'arco della propria vita a numerosi interventi.



Altro grande tema è quello relativo alla moda della Body art, in sostanza al tatuaggio e al piercing, con un rischio crescente di infezioni. In Italia, nonostante un disegno di legge a firma Antonio Tomassini depositato in Senato a dicembre 2009, che parla di stop a tatuaggi e piercing sui minori di 18 anni senza l'ok dei genitori e che vieta disegni sul viso, ad eccezione del trucco permanente, non c'è un vera e propria legge che disciplini la materia. Il punto di riferimento rimangono le linee guida del ministero della Salute del 1998 che però non hanno recepito un parere inviato all'epoca dal Consiglio superiore di Sanità, che consigliava di vietare completamente per i minori piercing e tatuaggi (con l'unica eccezione del lobo dell'orecchio e con l'autorizzazione dei genitori) e di estendere il divieto a tutti in quelle parti del corpo la cui funzionalità potrebbe risultare compromessa: palpebre, labbra, lingua, seno, genitali.



Nel frattempo, dopo la legge Sirchia, sta per arrivare un altro giro di vite sul fumo: la commissione Sanità di palazzo Madama infatti sta per dare il via libera bipartisan a un disegno di legge che cambierà le abitudini degli amanti delle bionde, soprattutto se giovani. Il ddl prevede, tra i vari punti, il divieto di vendita ai minori di 18 anni (contro il limite attuale di 16 anni), e il divieto tassativo di fumare anche nei cortili delle scuole.