Sottopagata da Yelp scrive una lettera all'amministratore delegato: licenziata in tronco

Sottopagata da Yelp scrive una lettera all'amministratore delegato: licenziata in tronco
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Lunedì 22 Febbraio 2016, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 16:27
Sottopagata, manda una lettera all'amministratore delegato della sua azienda e per tutta risposta viene licenziata. E' diventata virale la storia di Talia Jane, 25 anni, impiegata al servizio clienti da Yelp che, stufa di non potersi permettere nemmeno la spesa, ha scritto una missiva a Jeremy Stoppelman, Ceo dell'azienda, chiedendo un aumento.

Talia Jane, appena laureata in letteratura inglese, ha accettato il lavoro da Yelp trasferendosi a San Francisco. Un impiego poco retribuito ma che, le avevano detto, le sarebbe servito per fare esperienza e passare di grado. Otto dollari e 15 centesimi l'ora (circa 7.35 euro) non le bastavano però per pagare l'affitto e l'abbonamento al trasporto pubblico (200 dollari al mese). Senza parlare della spesa: il riso e era l'unica cosa che poteva permettersi. 

Così, dopo l'ennesima nottata in cui beveva acqua per mettere a tacere la fame, la ragazza ha cominciato a scrivere dei tweet rivolti all'amministratore delegato di Yelp, in particolare una lettera che è stata letta da più di 85mila persone. 

«Ho 25 anni e mi sto indebitando per pagarmi una vita che non mi faccia piangere nel bagno ogni settimana - scrive la ragazza - I miei colleghi cercano secondi lavori, uno di loro era anche senzatetto: veniva ogni giorno con una grande borsa che era tutto ciò che possedeva. Non posso permettermi di comprare frutta e verdura, i miei pasti sono composti essenzialmente da riso. Anche il pane è un lusso per me. Ottanta percento del mio guadagno finisce nell'affitto. L'impiegata per la app di consegna a domiciio del cibo comprata da Yelp per 300 milioni di dollari non può permettersi di comprarlo, il cibo. Un po' ironico no?». 

Ma due ore dopo la condivisione del post, l'email aziendale di Talia Jane ha smesso di funzionare. «Sono stata licenziata perché la mia lettera violava i termini di comportamento di Yelp, mi hanno detto», racconta la ragazza. Contattato da Buzzfeed, l'ad Stoppelman ha smentito che il licenziamento della dipendente avesse qualcosa a che vedere con la lettera. Ma lei sostiene che la compagnia sia stata «disonesta».
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