Maturità 2023, l'ex ministro Bianchi: «Attacco diretto e offensivo nei miei confronti, un errore proporre quella traccia. L'anno scorso l'esame si è fatto»

«Nel 2021 - ricorda l'ex ministro dell'Istruzione - abbiamo fatto quello che era giusto e ragionevole nonostante fossimo in piena pandemia»

Maturità 2023, l'ex ministro Bianchi: «Attacco diretto e pretestuoso nei miei confronti, un errore proporre quella traccia»
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 17:38

Patrizio Bianchi, la maturità 2023 e la sua replica: «In questa traccia vedo un attacco diretto nei miei confronti e non ce ne era motivo: ho lavorato tutto l'anno, da ministro, con centinaia di docenti e milioni di famiglie per riportare i ragazzi a scuola durante la pandemia. Tra l'altro l'anno scorso la maturità è stata fatta con gli scritti. È stato fatto un errore a proporre questa traccia, anche dal punto di vista educativo. E la trovo pretestuosa dal punto di vista politico, perché vuole colpire tutti quelli che hanno lavorato per il bene della scuola» Così all'Ansa l'ex ministro dell'Istruzione. «Considero inaudito e offensivo nei miei confronti e anche nei confronti dei ragazzi la traccia sulla lettera a me indirizzata. È totalmente fuori luogo».

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La reazione

«Nel 2021 - ricorda l'ex ministro dell'Istruzione - abbiamo fatto quello che era giusto e ragionevole, garantendo comunque, nonostante fossimo in piena pandemia, gli esami per tutti, come del resto ha scelto giustamente di fare quest'anno il ministro Giuseppe Valditara nelle zone alluvionate.

Ho lavorato poi tutto l'anno con centinaia di docenti e milioni di famiglie per riportare i ragazzi a scuola e a giugno dello scorso anno abbiamo fatto degli esami scritti, proprio perché i ragazzi avevano potuto frequentare le lezioni in presenza, sottoponendo ai maturandi una serie di ottime tracce».

 

«Quindi oggi spingono i ragazzi a scrivere su una lettera che è stata poi è contraddetta dalla realtà, un fatto inesistente, dunque. Anche dal punto di vista educativo è sbagliato. Quella lettera, scritta da un un gruppo di persone autorevoli, non fu inivata neppure a me, formalmente non l'ho neppure ricevuta, fu mandata ad un giornale. A scegliere le tracce - precisa il ministro - è uno staff di esperti ma c'è una ordinanza specifica sulle tracce che firma il ministro dell'Istruzione»

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