Ufo, la Nasa nomina un direttore per studiarli: «Cambieremo metodo». E sui "corpi alieni" in Messico: «Condividano i dati»

L'agenzia spaziale americana: «Se fino al 98% degli avvistamenti di Uap segnalati può essere spiegato, esiste una percentuale compresa tra il 2 e il 5% considerata realmente anomala»

Ufo, la Nasa pubblica un report sugli avvistamenti alieni
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Giovedì 14 Settembre 2023, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 18:47

La Nasa nominerà un direttore che si occuperà della ricerca sugli Ufo, oggi più correttamente definiti "fenomeni anomali non identificati" (Unidentified Anomalous Phenomena, Uap), ovvero eventi del cielo che non sono riconducibili a velivoli o fenomeni naturali noti. «Questa è la prima volta che la Nasa intraprende un'azione concreta per studiare seriamente gli Uap», ha affermato il numero uno dell'ente spaziale Bill Nelson, durante una conferenza stampa indetta per presentare i risultati del rapporto stilato da una commissione indipendente di 16 esperti. «Al momento non ci sono prove che gli Uap abbiano un'origine extraterrestre», ha detto Nelson.

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Nasa nominerà un direttore per la ricerca sugli Uap

Bill Nelson ha sottolineato come la Nasa intenda studiare i fenomeni anomali non identificati (Uap) con una metodologia scientifica, in modo da produrre dati solidi e di qualità: lo farà sfruttando strumenti come l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico, la collaborazione con le altre agenzie e anche aprendo alle segnalazioni da parte del pubblico e dei piloti. L'obiettivo è «spostare la discussione sul tema degli Uap dal sensazionalismo alla scienza: qualsiasi cosa troveremo, sarà condivisa con il resto del mondo in maniera trasparente», ha affermato.

Ad oggi sono disponibili dati limitati e insufficienti a determinare scientificamente la natura degli Uap, ha confermato David Spergel, presidente della Simons Foundation e capo della commissione indipendente di esperti a cui la Nasa ha commissionato nel 2022 lo studio sugli Uap.

Il rapporto conclusivo pubblicato oggi contiene raccomandazioni sulla metodologia da utilizzare d'ora in poi per raccogliere e studiare i dati raccolti da enti governativi civili, i dati commerciali e i dati provenienti da altre fonti per fare luce su fenomeni celesti apparentemente inspiegabili.

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I presunti corpi «non umani» mostrati ieri al Parlamento messicano (la cui natura aliena non è stata confermata oggi dall'Università nazionale autonoma del Messico) tengono banco anche alla conferenza stampa indetta dalla Nasa per annunciare la prossima nomina di un direttore per lo studio dei fenomeni anomali non identificati (Uap). Alla domanda dei cronisti, volta a capire se le autorità messicane avessero in qualche modo interpellato la Nasa, ha risposto l'astrofisico di Princeton David Spergel, presidente della Simons Foundation e capo della commissione indipendente a cui la Nasa ha commissionato lo studio sugli Uap.

«Ho visto la notizia solo su Twitter: quando hai cose insolite devi rendere i dati pubblici», ha detto Spergel. «Se dovessi dare una raccomandazione al governo messicano, direi di rendere i campioni disponibili alla comunità scientifica internazionale».

«Uno dei principali obiettivi di quello che stiamo facendo oggi - ha aggiunto Dan Evans, del direttorato per le missioni scientifiche della Nasa - è spostarci da congetture e cospirazioni alla scienza e questo si fa con i dati, come ha detto David, e questo è l'obiettivo della nostra roadmap».

 

Ufo, lo studio della Nasa

La Nasa ha pubblicato un inedito studio sulle centinaia di avvistamenti di Ufo degli ultimi decenni, analizzando oltre 800 casi di segnalazioni di fenomeni anomali non identificati - i cossiddetti "Uap" - definiti come  avvistamenti «che non possono essere identificati come aerei o fenomeni naturali conosciuti da un punto di vista scientifico». Secondo l'agenzia spaziale Usa, ad oggi non ci sono ancora prove conclusive che possano far affermare con certezza un'origine extraterrestre degli avvistamenti e quindi l'esistenza di esseri alieni, ma, ammettono gli scienziati: «Se fino al 98% degli avvistamenti di uap segnalati può essere spiegato, esiste una percentuale compresa tra il 2 e il 5% è considerata realmente anomala».

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Il comitato della Nasa ha ammesso diversi casi rimasti inspiegabili e sconcertanti, tra cui le ormai famose sfere apparentemente metalliche registrate da un drone MQ-9 Reaper in Medio Oriente. Il rapporto della Nasa afferma oggi: «A causa dei dati limitati, l'oggetto rimane non identificato". Ciò che sta ostacolando gli scienziati nel mettere a punto delle prove scientifiche è infatti proprio al bassa qualità dei materiali e dei dati a disposizione». 

Questi avvistamenti inspiegabili vengono definiti come «tutto ciò che non è facilmente comprensibile dall'operatore o dal sensore», ha spiegato la scienziata Nadia Drake, parte del team Nasa. 

Lo studio parallelo del Pentagono

Lo studio della Nasa è separato dall'indagine condotta Pentagono, che ha esposto ai legislatori statunitensi i resoconti diì ex membri delle forze armate che all'inizio di quest'anno hanno segnalato fenomeni inspiegabili. Quella del Pentagono è una ricerca classificata - ovvero non di dominio pubblico ma con un certo livello di riservatezza - mentre la Nasa ha riunito un team indipendente di 16 esperti scientifici, aeronautici e di analisi dei dati con l'obiettivo di analizzare gli avvistamenti di presunti extraterrestri da una prospettiva logica e scientifica. 

Il comitato dell''agenzia spaziale ha quindi sottolineato che «Nella ricerca della vita oltre la Terra, la vita extraterrestre stessa deve essere l'ipotesi di ultima istanza, la risposta a cui ci rivolgiamo solo dopo aver escluso tutte le altre possibilità»..

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