La donna che ha amato
E dopo cosa successe? «Erano tutti eterosessuali incerti, bisessuali fluidi. Persone che quando cominciava a esserci un coinvolgimento emotivo sparivano, spaventate da cosa avrebbe pensato la gente. Uno mi chiese di far finta di non conoscerlo». Un amore a metà, come quello con una certa Sara: «Nella mia vita ho amato solo una donna, Sara Slowley. La nostra era una relazione romantica, non abbiamo mai avuto un rapporto completo. Mi piaceva accarezzarla, baciarla, dormire abbracciati». La conobbe in una discoteca a Vasto. «Lei era inglese, molto femminile, seno abbondante, bionda, occhi azzurri, un carattere “maschile”. Per dire: mi si avvicinò e chiese se mi poteva offrire da bere. All’epoca ero un 17enne effeminato, esile, coi capelli lunghi. Mi raccontò di essere arrivata in Italia con le amiche in autostop: la sua indipendenza mi colpì». Una storia che durò tantissimi anni, poi lei morì di tumore.