L'elaborazione
Queste le parole della scrittrice rilasciate in un'intervista a tutto tondo con a Vanity Fair, e precedute dalla domanda: «Come ha vissuto la diagnosi del suo tumore?».
La 51enne firma dell'Espresso ha poi aggiunto altri particolari, rispondendo sempre alla stessa domanda: «Non ho provato rifiuto: quella notizia non voleva dire cancro, voleva dire tempo. Non ho paura della morte. Ho paura del dolore - racconta l'autrice sarda - Se si ammalasse uno dei miei figli, non sarei così serena. In quel momento non si erano ancora presentate né metastasi ossee né cerebrali. È gestibile anche questo stadio, perché posso parlare con lei, posso vivere, posso scrivere. In questo anno e mezzo ho scritto, sono andata in America da Alessandro, mi sono goduta le sfilate, sono andata sull’Orient Express… E tuttora ogni mattina mi sveglio pensando che ci sono persone che hanno la mia malattia e che non hanno la mia qualità di vita».