Il racconto per la figlia Lorenza
I diari, che il boss chiama libricini, sono il racconto della sua vita destinato alla figlia. «Le volevo raccontare la mia vita... lo desideravo, per dirle senza filtri quel che mi era successo. Deciderà lei se leggerlo o bruciarlo», appunta. Negli scritti, in cui annota anche frasi a lui inviate da altri come: «Non smettere mai e continua a osare, il tuo mondo appartiene agli eletti perché tu sei un eletto (me lo disse Malvina nel 2001)», viene fuori il difficile rapporto con Lorenza, fatto di rimorsi e rancori. «Vorrei che ti ricordassi di me. Se tu ti ricordassi di me non importerebbe nulla neanche se tutti gli altri mi dimenticassero», annotava.