I nodi Mosca e migranti
Infine, al netto del comune sentire sulla difesa dell'interessa nazionale, altri due ostacoli difficili da superare: la guerra in Ucraina e il nodo migranti. Sul primo punto, è noto come Le Pen, pur stigmatizzando l'invasione da parte di Mosca, abbia più volte fatto sue le rivendicazioni del Cremlino (ad esempio sulla Crimea), invocando un riavvicinamento tra Putin e la Nato. Mentre il suo Rassemblement nationale è stato definito la "cinghia di trasmissione" della Russia in Francia. Toni e contenuti che Meloni è ferma nel condannare, fin da prima del suo arrivo a Palazzo Chigi.
Anche sui migranti, le posizioni sembrano inconciliabili. Con il governo italiano che sollecita l'Europa sulla necessità di una redistribuzione di chi arriva tra i grandi Paesi, e Le Pen contraria a qualunque ipotesi di "suddivisione" del problema tra i grandi Paesi. Le differenze, insomma, alla fine potrebbero pesare più dei punti di contatto.