Israele, perché la guerra? Che ruolo ha la Nato? Qual è la storia di Gerusalemme? Domande, risposte e mappe

Lunedì 23 Ottobre 2023, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 15:22

Sionismo, cosa significa?

Il sionismo è un'ideologia politica il cui fine è l'affermazione del diritto alla autodeterminazione del popolo ebraico e il supporto ad uno Stato ebraico in quella che è definita "Terra di Israele". Il sionismo emerse alla fine del XIX secolo nell'Europa centrale e orientale come effetto della Haskalah e in reazione all'antisemitismo, inserendosi nel più vasto fenomeno del nazionalismo moderno. Il movimento tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo si sviluppò in varie forme, tra le quali il sionismo socialista, quello religioso, quello revisionista e quello di ispirazione liberale dei sionisti generali. Esso favorì a partire dalla fine del XIX secolo flussi migratori verso la Palestina ottomana, che rafforzarono la presenza ebraica nella regione e contribuirono a formare un Nuovo Yishuv. Il sostegno al sionismo crebbe in particolare nel secondo dopoguerra, successivamente all'Olocausto, e portò allo scadere del mandato britannico della Palestina alla Dichiarazione d'indipendenza israeliana e alla nascita dello Stato di Israele nel 1948. I conflitti con il mondo arabo e l'esodo palestinese del 1948 provocarono il rafforzamento dell'antisionismo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA