Israele-Hamas, domande e risposte: strategie, nodo ostaggi, rischio escalation e conseguenze per l'economia

Mercoledì 11 Ottobre 2023, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 20:15

Rischio escalation

Da ieri su Israele non cadono solo i missili di Gaza, ma anche quelli lanciati da Libano e Siria. Stamane un missile antitank è partito dal Libano, vicino all’area araba di al-Aramshe nella Galilea occidentale, contro una postazione israeliana nei pressi del confine e le Forze di difesa stanno rispondendo con un contrattacco in territorio libanese. Dalla Siria inoltre sono decollati cinque razzi e l’esercito israeliano ha attaccato le postazioni da cui sono partiti.

La minaccia che il conflitto si allarghi a tutta l’area è una prospettiva inquietante. La portaerei americana Gerald R. Ford ha attraccato nel Mediterraneo orientale, più vicino a Israele per scoraggiare chiunque cerchi di alimentare un’escalation o ampliare la guerra. «L’arrivo è un potente segnale di deterrenza per ogni eventuale attore ostile a Israele», afferma il generale Michael Erik Kurilla dello Us Central Command. L’amministrazione Biden si sta coordinando con altri Paesi per creare un corridoio che consenta ai civili di Gaza che vogliono fuggire e ai cittadini americani di mettersi in salvo. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali il corridoio sarebbe a sud di Gaza e condurrebbe in Egitto.

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