Le critiche
Intanto i funzionari militari, i servizi segreti e i politici israeliani sono stati sottoposti a pesanti critiche per non aver previsto ed evitato l’attacco. Il maggiore Nir Dinar, portavoce militare, ha detto che i servizi di sicurezza israeliani non sapevano del tunnel, perché le strutture di difesa del confine erano programmate per rilevare solo passaggi che avevano uno sbocco all’interno di Israele: «Per quanto ne so, questo tunnel non arriva in Israele, si ferma a circa 400 metri dal confine».