Carabinieri morti a Campagna, l'automobilista 31enne alla guida del suv rischia 18 anni di carcere: era positiva ad alcol e cocaina

Lunedì 8 Aprile 2024, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 22:08

Carabinieri morti nell'incidente, l'automobilista rischia 18 anni di carcere

L'incidente mortale di Campagna è un caso in cui sono presenti tutte le aggravanti: ci sono due morti, sono il
maresciallo Francesco Pastore, di 25 anni, e l'appuntato scelto Francesco Ferraro, di 27. C'è il superamento dei limiti di velocità, ci sono dei precedenti importanti a carico dell'automobilista. La donna ha terminato gli arresti domiciliari nel 2020 perchè è stata accusata di spaccio di stupefacenti. C'è un'indagine in corso e tutte le accuse dovranno essere confermate dagli investigatori ma si profila un quadro piuttosto pesante. «Rischia il massimo della pena prevista per l'omicidio stradale che in caso di pluralità di vittime - ci sono due morti e dei feriti, uno grave in Rianimazione - è di 18 anni di carcere. Questo è un caso che potrebbe risvegliare le coscienze sul dramma degli incidenti mortali - sono circa 3.100 ogni anno in Italia e non accenanno a diminuire - anche perché riguarda dei giovani appartenenti alle forze dell'ordine che stavano facendo dei controlli su strada», spiega l’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione delle vittime di incidenti stradali, sul lavoro e per malasanità). Con le leggi attualmente in vigore la pena base va dai 5 ai 10 anni di carcere se il tasso alcolemico non è superiore a 1,5 grammi per litro. Se supera l'1,5 la pena va dagli 8 ai 12 anni. In caso di pluralità di vittime la pena è più alta e arriva a un massimo di 18 anni di carcere.

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