Bombolo, il figlio di Franco Lechner: «Non sapeva leggere, lo aiutavamo con i copioni. Fu notato in osteria, faceva l'ambulante»

Mercoledì 6 Marzo 2024, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 18:34

L'esordio al cinema

Il cinema? Un caso. «Castellacci e Pingitore un giorno capitarono nell'osteria dove papà tra un bicchiere e l'altro faceva delle scenette. Lo notarono e gli lasciarono un numero di telefono su un foglietto. “Ci chiami, ha la faccia giusta per il cinema, un talento naturale”. Papà se lo dimenticò nella tasca dei calzoni, lo trovò mamma, lui non voleva richiamare, lo fece lei al posto suo». Il primo film fu Remo e Romolo.

Suo figlio Alessandro racconta, sempre al Corriere della Sera, che «all’inizio faceva fatica a studiare i copioni, anche semplici. Perché non sapeva leggere, non bene. A casa dovevamo aiutarlo. Con gli anni diventò più bravo, riusciva ad imparare a memoria anche dialoghi lunghissimi, non sa quanto ne andava orgoglioso. E in locandina il suo nome compariva in alto, accanto a quello di Oreste Lionello».

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