Cresce la conoscenza degli italiani per la salute e la cura della pelle.
Lo conferma l’aumento di richieste ai dermatologi per avere un aspetto sano e levigato: +40% negli ultimi 10 anni, e non solo da parte dell’universo femminile. Se venti anni fa un paziente su trecento era di sesso maschile, ora gli uomini rappresentano il 20%. Anche in estate, la stragrande maggioranza degli italiani sembra essere consapevole dello stretto rapporto tra la salute della pelle, il sole e la temperatura. Solo il 16% non si è mai posto il problema e tre italiani su quattro sanno che i bambini molto piccoli e gli anziani dovrebbero esporsi al sole con molta attenzione. A rivelarlo è la ricerca di Human Highway per Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica. Prendersi cura della pelle in estate non significa semplicemente utilizzare la protezione solare in spiaggia o all’aperto, ma anche aiutare la cute a sopravvivere alle piccole sfide quotidiane dettate dal caldo: lo sbalzo tra l’aria calda esterna e il fresco dell’aria condizionata, ad esempio, è estremamente stressante per la pelle.
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LE REGOLE
Questo ovviamente non significa mettere in secondo piano i solari, che comunque sono fondamentali, ma solo non perdere le buone abitudini skincare che solitamente si hanno in inverno, come maschere, scrub e un’idratazione extra per la quale servono formulazioni ad hoc. La detersione durante il periodo estivo è ancor più importante per eliminare ogni traccia di sudore. Per non irritare la pelle, preferire creme nutrienti seppur leggere. Va ricordato che durante l’estate le pelli normali vanno incontro a due principali problematiche: una maggior lucidità e una constante sensazione di secchezza. La novità degli ultimi anni sono i solari “verdi”. Di nuova generazione sono, appunto, green non solo per gli ingredienti naturali, ma anche per le confezioni eco-sostenibili. Per proteggere l’organismo umano e anche il pianeta. «Si può scegliere il fattore di protezione (spf) che si preferisce – spiega la dermatologa Caterina Lanna – come nei solari tradizionali, con il beneficio di utilizzare un prodotto ecosostenibile, a basso impatto sull’ambiente e con ottima tollerabilità al livello cutaneo. La linea Svr sun secure, per esempio, è stata completamente riformulata per rispondere a ogni esigenza, sempre rimanendo non ecotossica. Presenta, difatti, sia solari spf50+ sia spf30+ nelle varie formulazioni crema, latte, fluido e acqua, oltre che i comodi formati stick e extreme. Resistente all’acqua e al sudore». Gli ingredienti al loro interno sono privi di nanoparticelle o ingredienti controversi che possono penetrare la barriera cutanea e provocare interferenze al livello endocrino, rendendoli efficacemente tollerati e sicuri anche per i più piccoli. «I solari green, in particolare quelli della linea sun secure di Svr – aggiunge la dermatologa – sono testati come non-ecotossici. Non risultano dannosi per l’ambiente e in particolare per la barriera corallina. Sono altamente biodegradabili, visto che raggiungono il 60% della degradazione in 5 giorni e sono completamente dissolti nell’ambiente in 4 settimane. Inoltre, la formulazione di questi solari Svr garantisce una protezione molto alta, ad ampio spettro UVB+UVA, grazie alla combinazione brevettata di 4 filtri solari organici fotostabili, e un potente complesso antiossidante per proteggere anche contro la luce visibile e gli infrarossi».
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