Roma, fa prostituire la madre per avere i soldi per la droga: incubo per una 55enne del Quarticciolo

L’uomo l’aveva iscritta a un sito d’incontri e aperto una Poste Pay per ricevere il denaro

Roma, fa prostituire la madre per avere i soldi per la droga: incubo per una 55enne del Quarticciolo
di Flaminia Savelli
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Martedì 13 Febbraio 2024, 00:08

Per una dose di crack era disposto a tutto. Anche costringere la madre a prostituirsi: sono stati i poliziotti del distretto Prenestino con i colleghi delle Volanti, a ricostruire la rete di violenza domestica in cui era finita la donna, romana di 55 anni. Vessata e abusata dal figlio, D. P. di 27 anni, da anni. L’ultima aggressione domenica sera quando nell’appartamento di via Ugento al Quarticciolo si è scatenato un altro inferno di minacce e botte. La donna stava guardando la tv quando il figlio ha iniziato ad aggredirla. Il 27enne voleva infatti prendere l’elettrodomestico per poi rivenderlo e quindi comprare una dose di droga. La donna si è ribellata ma quando il figlio l’ha aggredita anche fisicamente, è scappata via. Nella fuga è caduta per le scale del condominio attirando l’attenzione dei vicini di casa che l’hanno subito soccorsa e quindi hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti che hanno proceduto con i primi accertamenti. Dopo aver soccorso la 55enne, hanno ricostruito quanto avvenuto. La donna è stata quindi trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni. Per il figlio, tossicodipendente e con numerosi precedenti, sono scattate le manette e una denuncia per maltrattamenti familiari. Durante le indagini sono inoltre emersi allarmanti dettagli su cui sono tuttora in corso accertamenti. 

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GLI ABUSI

Come hanno accertato gli agenti, il giovane era da poco uscito dal carcere di Regina Coeli dove aveva scontato una pena detentiva per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Già in passato, era stato denunciato per maltrattamenti in famiglia: per sette volte, tra il 2018 e il 2023 le forze dell’ordine erano intervenute in via Ugento. Violenze che si sono aggravate nell’ultimo periodo, come ha riferito la vittima agli agenti. Già la sera dell’8 febbraio la situazione era arrivata al limite: «Mi ha preparato la camomilla ma ho avvertito subito un sapore diverso. Poco dopo mi sono sentita male tanto da dover chiamare un’ambulanza. Poi ho scoperto che nella camomilla c’era anche un potente sonnifero». Una circostanza questa, che gli agenti non hanno potuto accertare. Con il racconto degli abusi sempre più dettagliato quando la donna ha mostrato agli investigatori la schermata di un sito di incontri, “Bakeka Incontri” con il suo profilo attivo da pochi giorni. 
È così emerso che, contro la sua volontà, il figlio le aveva aperto un profilo sul sito di incontri pubblicando un annuncio erotico.

Quindi lo scambio di messaggi con il cliente con tanto di riferimenti per il pagamento attraverso la Poste Pay (intestata a uso esclusivo del 27enne). Gli agenti hanno perciò raccolto indizi e prove per procedere con ulteriori accertamenti a carico del giovane. 

I SOCCORSI 

La donna è stata poi trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni dove i medici hanno confermato l’aggressione fisica appena subita ed è stata subito dimessa. Per il 27enne invece, ora accusato di maltrattamenti in famiglia, sono scattate le manette e il trasferimento in carcere. Con le indagini che restano aperte: «Sono stati già disposti ulteriori accertamenti su quanto riferito dalla vittima - confermano gli agenti - in particolare sulle schermate del sito di incontri che abbiamo acquisito e sui pagamenti finiti sulla prepagata del ragazzo. In questo caso saranno necessari i tempi tecnici anche per stabilire chi sono le persone coinvolte, i clienti per intenderci, che hanno contatto il figlio. La vittima inoltre ha riferito di ripetuti abusi e vessazioni che si sono ripetute dal 2018 a oggi e dunque stiamo ricostruendo l’intero quadro e l’escalation di violenze che negli ultimi mesi si sono ripetute».

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