A Roma qualche direttore di hotel o ristorante, dopo avere magari risposto con garbo a una recensione insolente lasciata on line da un cliente, magari ci ha pure pensato: «Se solo si potesse fare come in Thailandia...». Della storia ne hanno parlato i media di tutto il mondo: un americano è stato arrestato nel Paese dei sorrisi dopo che è stato denunciato per diffamazione dai proprietari di un resort di Koh Chang contro il quale aveva scritto una serie di recensioni molto pesanti. C’era stato un litigio con il personale, e l’americano, Wesley Barnes, si era sfogato su TripAdvisor con una serie di accuse che, secondo i proprietari del resort, erano infondate.
Se il cliente viene arrestato per la recensione sull’hotel
di Mauro Evangelisti
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Sabato 10 Ottobre 2020, 00:36
Dopo la denuncia, la polizia thai ha imprigionato l’uomo, stupendo tutto il mondo perché se avvenisse lo stesso in ogni Paese, le carceri oggi sarebbero piene di clienti di hotel e ristoranti. Tripadvisor ha bloccato i commenti sul resort perché stavano arrivando review a difesa dell’americano. Ieri Wesley Barnes si è scusato, ha dichiarato di essersi pentito e l’hotel ha ritirato la denuncia. I proprietari del resort, in un momento così difficile per il turismo, hanno spiegato che sono stati costretti a difendersi. Ma è davvero utile l’effetto ottenuto, con il mondo che parla di un cliente arrestato per una recensione?
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