Un sogno da cittadino, le “vacanze romane”

di Davide Desario
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Martedì 14 Luglio 2015, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 11:12
Una poveraccia che non fa vacanze neanche sul prato si può sbragare visto che @ignaziomarino non fa tagliare l'erba #villachigi

@Laura__Vittoria




Dario è appena tornato dalle vacanze. Le ha trascorse con il suo amore e i loro due figli lontano da Roma in compagnia di amici sinceri. E sono state bellissime e per nulla noiose. Cosa ha fatto? È andato al mare senza auto, ha letto un libro invece che whatsapp, ha parlato a lungo con la moglie e poco al cellulare. Ha cucinato e sorriso di più. La mattina ha fatto colazione davanti ad un bel panorama, qualche pomeriggio si è gustato il fresco di un patio, e la sera è anche riuscito ad addormentare i suoi figli.

Poi è tornato a Roma.



E si è imbattuto subito in un ingorgo sulla Cristoforo Colombo: chilometri e ore di coda per un restringimento della strada causato da un incidente di tre giorni prima che nessuno aveva ancora messo a posto. Nella cassetta della posta ha trovato solo bollette e raccomandate da andare a ritirare all’ufficio postale di Acilia dove ovviamente l’aria condizionata è rotta e i cittadini più che servirli sembra vogliano sopprimerli con attese infinite e temperature impossibili.



Una volta entrato in casa ha trovato il telefono fuori uso. E ha perso molto tempo al cellulare per cercare di risolvere il problema. Senza riuscirci. Ha preso la metro e ha atteso sulla banchina come non mai. È andato anche a prendere un amico all’aeroporto e insieme hanno atteso due ore l’arrivo dei bagagli.

Poi l’altra sera ha guardato Roma dal ponte della Musica: bella come nessun’altra città. Se funzionasse sarebbe sempre vacanza. Senza bisogno di partire.



davide.desario@ilmessaggero.it