Soccorre e paga pure: dura la vita del volontario

Soccorre e paga pure: dura la vita del volontario
di Raffaella Troili
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Marzo 2017, 00:05
tra le tante belle persone
conosciute ad Amatrice, questo
gruppo di volontari di Roma:
Protezione Civile Guadalupe

@maryveg83

Non bastano tutti i gruppi retake, i vip che s’improvvisano spazzini, siamo al paradosso: i volontari a Roma pagano il Comune per continuare a svolgere Protezione civile. In pratica, devono procurarsi a proprie spese carburante, le manutenzioni per i mezzi antincendio, le motopompe per gli allagamenti, il vestiario, i caschi, i mezzi di protezione. Roma capitale provvederà poi a restituire entro l’aprile 2018 i soldi anticipati dai circa 4mila volontari. Che poi sono tutti quei “folli” che gratis si alzano di notte per un allagamento o se crolla una palazzina, corrono a soccorrere la popolazione in caso di calamità, stanno 24 ore a cercare di spegnere un incendio, dal 24 agosto si occupano delle mense di Amatrice.

Tutto questo è frutto della nuova convenzione stipulata con il Comune e che le associazioni, il braccio operativo della Protezione civile, hanno firmato «per senso di responsabilità, perché amiamo Roma», spiega Cristiano Balistreri presidente Lazio di Prociv Italia e di Brigata Garbatella. «Ci sentiamo denigrati, sbeffeggiati, non vogliamo lasciare Roma e i concittadini all’ennesimo abbandono ma non vogliamo nemmeno essere usati al posto dei lavoratori: parlo di taglio erba, pulizia di tombini e giardini, traslochi, sgomberi». I volontari hanno in mente proteste pubbliche dei coordinamenti regionali Lazio (l’80 per cento delle associazioni, una 70ina, sono a Roma). Perché sono allo sbando. Già il Comune li ha sollevati dagli eventi (manifestazioni, corse) ma loro per senso di responsabilità non si sono tirati indietro. Dovrebbero occuparsi solo delle emergenze. Robetta, stando a Roma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA