Qualcuno se la prende con il Comune ma in effetti non ha molto senso, almeno non quando il vuoto si apre, semmai le critiche all’amministrazione sono motivate se poi il vuoto non viene richiuso, come succede per esempio con quella specie di burrone che si è spalancato lo scorso marzo sulla Circonvallazione Gianicolense: quattro mesi dopo, i lavori procedono a rilento.
La voragine che stava per mangiarsi la macchina di Arianna si trova nella stessa zona, in una stradina di Monteverde. Arrivata sul posto, la donna non si è neanche arrabbiata, ha messo in moto l’auto ed è andata alla ricerca di un altro parcheggio. Ecco questa forse è la cosa che fa più paura: se la terra non la smette di spaccarsi, va a finire che non si trova più un pezzo di strada sano per posteggiare. Forse bisognerebbe cogliere l’occasione per creare ampi parcheggi sotterranei. Ma la vera notizia è che ieri la voragine della signora Arianna è stata in qualche modo rattoppata. Sissignore, a soli quattro giorni dall’apertura della buca, sembra incredibile ma è così. Questa città non finisce mai di sorprenderci.
(Nella foto, la voragine in via Francesco Amici dopo il rattoppo)
pietro.piovani@ilmessaggero.it
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