Roma-Venezia, alleanza contro l’assedio dei turisti

di Mauro Evangelisti
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Sabato 5 Agosto 2017, 00:02
Questi turisti del nord Europa che girano a piedi con 41 gradi non possono non essere dei replicanti
@guidocrosetto

La prossima settimana Adriano Meloni, assessore al Turismo di Roma Capitale, si cospargerà il capo di cenere e prenderà un treno. Destinazione: Venezia Santa Lucia. Andrà a chiedere scusa per i toni un poco brutali usati due settimane fa quando, per spiegare come intende difendere il centro di Roma dalle degenerazioni causate dal turismo di massa, aveva affermato: «Non vogliamo diventare come Venezia, dove non c’è più nessuno in centro né negozi di qualità». Apriti cielo, nella giunta veneziana guidata dall’esplosivo sindaco di centrodestra, Luigi Brugnaro, non l’hanno presa bene e l’assessore al Turismo, Paola Mar, ha invitato Meloni a Venezia: «Potrai constatare con i tuoi occhi quanto, a differenza di ciò che dichiari, la città non solo sia viva ma sta lasciando alle spalle gli anni del permissivismo e del tutto si può fare».

Da allora i due assessori si sono già incontrati, insieme ai colleghi di Firenze e Napoli stanno studiando strategie comuni contro l’assalto di un certo tipo di turismo, per non arrivare magari agli eccessi di Barcellona dove l’insofferenza dei residenti è tale che i bus turistici sono presi di mira dai vandali.
Ma la prossima settimana Meloni andrà fisicamente a Venezia, ospite anche di un’associazione di commercianti, per fumare il calumet della pace. Al di là delle frasi poco diplomatiche, resta il problema: Roma e Venezia devono trovare un modo per migliorare il rapporto con il fiume di turisti che prende d’assalto ogni giorno i rispettivi monumenti.

 
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