Esami, quella tesina che fa tremare solo i genitori

di Raffaella Troili
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Mercoledì 30 Maggio 2018, 00:14
I miei genitori hanno
scoperto che la mia tesina
è sul suicidio e adesso pensano
che voglia ammazzarmi LOL
@spaeknow


Si fa presto a dire tesina, daje mamma ti aiuta, fammi vedere... Mappa concettuale, power point, orali in lingua, collegamenti tra materie come musica, scienze e geografia... Da quanti anni non fate una tesina? C’erano i libri, la carta, l’enciclopedia, i volumi, i testi, i tomi, i quaderni, gli appunti. Un’altra era. Anche un genitore 3.0 arranca di fronte a lavori al computer, approfonditi passando per wikipedia, audiovideo di cui non conoscevano l’esistenza, pagine stampate e infilate veloci dentro una cartellina trasparente. «Ma che c’entrano le canzoni delle risaie con John Lennon? Boh». Misteri, ne saprà più di me. Nessun manoscritto amico in cui riconoscersi, nessun tocco personale sparso qua e là. E soprattutto quell’ansia di non essere all’altezza che coinvolge tutta la famiglia, tranne il diretto interessato, il dibattito sull’argomento giusto da portare all’esame di terza media (mancano un paio di settimane) prosegue in solitaria, negli incubi notturni. Il tempo stringe e il genitore impotente, messo in un angolo, assiste alla stesura di elaborati che sono la prima prova di un’emancipazione che sta per deflagrare. È lo scatto che è diverso. Il tempo per capire e buttare giù 2 righe sensate è diverso: l’adulto raccoglie materiale, rispolvera, pensa, ripensa, il giovane ha tutto chiaro, ha già finito quando l’antico scrivano s’avvicina pieno di idee. Vabbè andrà allo sbaraglio, se l’è sempre cavata tanto, del resto a dirla tutta nemmeno l’ha mai chiesto un aiuto. Una resa, ma piena di sensi di colpa. 
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