Auditorium, così “steccano” le voragini

di Mario Ajello
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- Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 00:34
"E se si utilizzassero tutti 'sti candidati a Roma per tappare le buche?".
@_sofino

Ribellati Auditorium! Chiedi i danni alla città di Roma. Sei un gioiello della Capitale, avevi riqualificato con la tua presenza il Villaggio Olimpico, e ora non puoi tollerare di essere circondato dalle voragini - buche stradali è ormai un eufemismo: di crateri, di pozzi neri, di abissi della post civiltà si tratta - con il rischio che perfino tu, eccellenza capitolina, una delle poche terre emerse in questa disgraziata contrada, prima o poi finisci inghiottito nelle viscere del sotto mondo. 
Non fu Renzo Piano a costruirti? E non è la grande archistar quella che sostiene che le città «vanno amorevolmente rammendate?». Un bel segnale di amore per Roma e di allarme per le tre immense voragini (finalmente transennate per evitare almeno gli incidenti) e per le infinite buche killer sulla via dell'Auditorium sarebbe quello, da parte di qualcuno degli aspiranti sindaci, di chiamare Piano e di supplicarlo a darci un conforto e una mano. Prendendo ago e filo mettendosi alla testa di una squadra di operai addetti al rifacimento del manto stradale. 
Che al momento si presenta così: oltre a buche e voragini, dossi, avvallamenti, crepe, fango, e - a metà del viale, sul lato destro - quella specie di pozzangherona-laghetto che grida vendetta. Se non arriva Piano, piano piano anche il suo capolavoro sarà irriconoscibile, o almeno irraggiungibile. 
mario.ajello@ilmessaggero.it
 
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