Alla Asl Maradona, Troisi e Che Guevara

di Davide Desario
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Martedì 21 Luglio 2015, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 00:07
Puoi avere tutti i soldi che vuoi,ma se non hai l'umiltà sarai sempre un pezzente #Troisi #santaverità

@TatinaRed

Una foto in bianco e nero di Massimo Troisi. Un poster di Maradona. E un ritratto di Che Guevara. Stanno lì, in un ufficio della Asl. Appesi al muro, uno a fianco all’altro. Alle spalle di Costantino, quasi a consigliarlo, come tre angeli custodi. Chi è Costantino? E’ il dipendente della Asl che ho incontrato qualche giorno fa quando per la prima volta sono andato all’ufficio Protesi. Costantino, neanche a dirlo, è di origini partenopee. E da solo, l’altra mattina, mandava avanti in questa torrida estate lo sportello dove bisogna presentare la richiesta, corredata di una valanga di certificazioni, per poter avere attrezzature o materiale necessario per la propria inabilità.

Nel corridoio fuori dalla stanza di Costantino c’erano quaranta persone in attesa e quaranta gradi. Il climatizzatore non funzionava. C’era, però, un vecchio ventilatore che roteava come in certe pollerie di quarant’anni fa. Le persone in attesa da ore, quasi tutte anziane e malandate, erano accaldate ma calme. Perché tutte hanno imparato a conoscere Costantino, la sua serietà, la sua pazienza e quella elasticità che ogni tanto gli permette, senza incorrere in rivolte di popolo, di interrompere la fila e far passare avanti chi deve solo ritirare il responso.

Lui, raccogliendo le doti dei suoi tre angeli custodi, dietro la scrivania combatte come El Che, usa la fantasia come El Pibe de oro e qualche volta fa una battuta come Troisi: «Assomiglierai pure a Elvis Presley, ma purtroppo per te non tieni i soldi suoi».



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