L'unica buona notizia, anche se inconsueta considerata la stagione, è che su Roma non piove da settimane ed il clima è tutt'altro che autunnale. Sarebbe stato un problema se, invece, il tempo avesse rispettato il calendario, soprattutto in un quadrante della città dove molti tombini sono stati coperti da una colata di asfalto. Via Fusinieri, quartiere Portuense: molti dei tombini e delle caditoie che servono a far defluire l'acqua piovana dalle strade sono di fatto inagibili perché appunto ricoperti dall'asfalto. «L'ufficio tecnico dell'XI Municipio dopo diverse segnalazioni - spiega il consigliere di FdI Marco Palma - ha proceduto al rifacimento del manto stradale ma posto il problema dei tombini, ci hanno risposto che sarebbero intervenuti per renderli agibili». Ad oggi ancora si aspetta una disostruzione.
L'EMERGENZA
E quindi converrà che la pioggia aspetti ancora per cadere e non solo su via Fusinieri.
LE ZONE
Il problema dei tombini ostruiti non interessa solo l'XI Municipio. Anche nel III, su via Conca d'Oro, molte vie di fuga per l'acqua piovana sono inagibili, sporcizia, detriti, e anche in questo caso pezzi di bitume datati. Non va meglio per le caditoie sulla Tiburtina, su viale della Serenissima, a Casal Bertone. A pesare è anche una scarsa pulizia stradale, nonostante il dipartimento Ambiente abbia avviato e stia procedendo con un piano ad hoc che - in linea teorica - dovrebbe essere propedeutico alla pulizia di caditoie e tombini di cui, Roma racconta come non ci sia al momento traccia. Proprio le zona citate sono di frequente vittime di allagamenti quando il maltempo si abbatte sulla Capitale. Diversi disagi si registrano anche nel quadrante più a Nord, nell'area di Ponte Milvio, ad esempio dove tempo fa anche a causa della mancata pulizia di tombini e caditoie un asilo nido privato in convenzione non distante da via Flaminia fu totalmente allagato. Trovandosi al piano terra, alla fine di una piccola discesa, con una delle tante bombe d'acqua che si abbatterono sulla Capitale, gli insegnanti furono costretti a mettere in salvo i bambini prendendoli e poggiandoli sui mobili. E dunque, salvo rivoluzioni imminenti, converrà sperare nella clemenza dell'autunno.