Roma, dal violino agli orologi fino ai soldi contanti: ecco le cose perdute dai turisti (e mai reclamate)

Il deposito in Circonvallazione Ostiense. "Qui è arrivata anche una stampante lasciate nella metro. Ma anche una tv nuova"

Roma, dal violino agli orologi fino ai soldi contanti: ecco le cose perdute dai turisti (e mai reclamate)
di Luisa Urbani
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Lunedì 4 Dicembre 2023, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 06:15

Un vecchio violino e una chitarra classica. Un orsetto di peluche e una dentiera. Ma anche una stampante a colori, un paio di stampelle, un fumetto in lingua francese e medicine acquistate in Grecia. Quello che un tempo era l'edificio in cui dormivano i camionisti che distribuivano le sigarette in Italia, oggi ospita il Reparto Oggetti Rinvenuti della polizia locale. Un edificio, in Circonvallazione Ostiense, con numerose stanze stracolme di cose minuziosamente catalogate in attesa che il proprietario venga a reclamarle. Spesso non succede e così restano lì per anni. Anche quelle più preziose, come i gioielli. Luoghi nei quali si accumulano storie e ricordi che ricostruiscono la vita di intere generazioni. Romani e turisti. Italiani e stranieri, come la ragazza francese in vacanza a Roma. «Giorno uno, sono arrivata in città» si legge sul diario. Ma come sia andata la vacanza non si sa. Forse non bene dato che proprio il primo giorno ha perso la borsa con dentro il diario. Pagine che raccontano la vita quotidiana, come l'agendina che una 59enne usava per annotare le spese: «podologo, badante, bollette». Agende e diari di studenti innamorati che, tra una pagina con i compiti e una con la giustificazione del papà, scrivono poesie e trascrivono canzoni.

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I PIÙ SMARRITI

«Borse, zaini e valigie sono gli oggetti che vengono smarriti con più frequenza insieme a cellulari, portafogli e chiavi» racconta il responsabile del reparto.

Poi però ci sono quelli più inaspettati. «Un giorno prosegue hanno consegnato una stampante trovata dentro un vagone della metro. Un'altra volta ci hanno portato una tv che era abbandonata alla fermata». Ci sono poi dentiere, occhiali da vista, stampelle e carrozzine. Diverse attrezzature per lo sport, come mazze da golf e bici, ma anche strumenti musicali, tra chitarre e violini. Forse di qualche artista di strada dato che dentro le custodie c'erano alcuni spicci. «Anche di soldi ne troviamo tanti. Ma quelli, se nessuno li reclama entro il limite temporale previsto, finiscono nei fondi di riserva del Comune. Mediamente versiamo circa 3 mila euro all'anno» spiega ancora. Dopo 1 anno e 15 giorni dalla pubblicazione sull'Albo Pretorio, le cose diventano di proprietà di Roma Capitale che le smista. Apparecchi come fotocamere vengono usate dalla polizia locale, altre cose date in beneficenza, altre ancora finiscono all'asta. L'ultima è stata organizzata più di 10 anni fa.

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LIETO FINE

Altre volte però vengono riconsegnate, tra incredulità e allegria dei proprietari. È successo all'indiana che nel portafoglio custodiva l'anello di fidanzamento e al lavapiatti che aveva smarrito lo stipendio. «Impossibile dimenticare i loro volti felici» racconta una dipendente del deposito.
«Scendo dal bus dimenticando lo zaino. Lì dentro avevo tutto: portafoglio, chiavi e libri. Ero disperata perché c'era anche un regalo della mia migliore amica» ricorda ancora stupita Beatrice.

 

Meravigliate e commosse anche la studentessa che questa estate aveva perso sulla metro il diploma, la prof alla quale è stata riconsegnata la valigetta con «tutta la sua vita lavorativa» e Giulia, che nel portafoglio aveva la foto del papà da ragazzo. Quelle che prima sono lacrime di disperazione, poi diventano di gioia. Per l'inatteso ritrovamento.
 

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