Pagamenti elettronici (anche con l’app Io) e agevolazioni sul pregresso. A giorni i romani, 1,3 milioni di famiglie e 250 mila imprese, riceveranno la prima bolletta della Tari. E nel tentativo di arginare la fortissima evasione sulla tassa sui rifiuti (l’accertato è di 800 milioni di euro, il riscosso di 410 milioni) il Comune ha studiato una serie di soluzioni per rendere l’imposta meno sgradita a residenti e aziende della Capitale.
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Aiuti alle imprese e mini rate per le famiglie
Se ieri Ama ha mandato in alcune zone periferiche e semicentrali di Roma (Torrevecchia, Primavalle, Balduina, e Tor Bella Monaca) i “ragni”, le gru per raccogliere i rifiuti, questa mattina in giunta il Campidoglio approverà una delibera della vicesindaca Silvia Scozzese per pagare la prima rata anche con l’AppIo, quella nata per far dialogare i cittadini con le pubbliche amministrazioni e molto scaricata in tempi di Covid per recuperare il Green pass.
MULTE E TOSAP
Entro l’anno il Campidoglio punta a estendere la possibilità di saldare attraverso AppIo anche le contravvenzioni al codice della strada e i principali tributi locali come Tosap e Cosap. Sempre nella stessa delibera oggi al voto in giunta, il Comune approverà anche una serie di modalità per facilitare le rateizzazioni. Le regole attuali prevedono che la dilazione venga concessa soltanto alle famiglie con i redditi più bassi, dopo la presentazione della certificazione Isee e di una richiesta scritta all’Ama. Un iter che ha tempi autorizzativi molto lunghi. Da luglio, invece, potranno saldare in più rate (almeno 4) tutti i cittadini che hanno un arretrato di almeno 300 euro per gli anni precedenti al 2022: basterà loro comunicare la richiesta alla municipalizzata di via Calderon de La Barca per attivare la procedura.
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Fin qui le novità per le famiglie, che grazie agli sconti previsti dall’Arera, l’autorità di controllo su acqua e rifiuti, dopo l’emergenza Covid si sono viste ridurre la tariffa del 4 per cento. Poi c’è all’orizzonte anche un pacchetto per le imprese, che già per il 2022 si vedranno abbassare il totale del 6,5 per cento sia attraverso gli aiuti per le aziende colpite dalla pandemia sia per l’abbassamento da parte del Comune dei coefficienti di ricalcolo delle utenze per le categorie più deboli. Dall’anno prossimo il Campidoglio vuole rendere operativa la cosiddetta tariffa puntale per le Und: cioè vedersi calcolare la Tari in base a quanto realmente gettato nel cassonetto. Un’operazione possibile visto che le future ditte per il porta a porta delle Und dovranno pesare quanto raccolto dai singoli negozi, bar, ristoranti, alberghi o aziende. Ma si sta lavorando anche, e sempre per il 2023, per ribassare ulteriormente i coefficienti ad altre categorie di imprese. Il tutto in attesa dell’avvio del termovalorizzatore, che secondo l’amministrazione Gualtieri a fine consiliatura dovrebbe permettere un taglio del 20 per cento della Tari.